Sirio 26-29 marzo 2024
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Tettamanzi ai giornalisti

«La qualità dell’informazione dipende sempre dalle persone»

L'Arcivescovo ha dialogato con Ferruccio de Bortoli e Gianni Riotta in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Al termine dell'incontro, il taglio del nastro virtuale del rinnovato Portale della Diocesi di Milano

Filippo MAGNI Redazione

24 Gennaio 2009

«Il segreto del giornalismo non sta tanto nel mestiere o chissà in quale formula, ma nel giusto protagonismo delle persone, dei comunicatori, dei giornalisti: la qualità “vera” della comunicazione dipende sempre dalle persone. I mezzi di comunicazione non fanno nulla da soli». Sono le parole del cardinale Dionigi Tettamanzi, intervenuto questa mattina al Circolo della stampa in occasione della festa del patrono dei giornalisti e degli scrittori, San Francesco di Sales. Insieme a lui al tavolo dei relatori Ferruccio de Bortoli, direttore de Il Sole 24 Ore e Gianni Riotta, direttore del Tg1.

L’incontro, dal titolo “Il giornalismo ai tempi di internet. Serve ancora la professione?” (organizzato dall’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi, in collaborazione con l’Ucsi Lombardia) ha registrato la partecipazione di quasi 250 persone. Tra loro, molti i giovani giornalisti, spesso precari o free lance, impegnati in diversi media (giornali, siti, radio, tv) e che si affacciano con passione e un certo timore al mondo della grande informazione. «Il segreto del giornalismo non sta tanto nel mestiere o chissà in quale formula, ma nel giusto protagonismo delle persone, dei comunicatori, dei giornalisti: la qualità “vera” della comunicazione dipende sempre dalle persone. I mezzi di comunicazione non fanno nulla da soli». Sono le parole del cardinale Dionigi Tettamanzi, intervenuto questa mattina al Circolo della stampa in occasione della festa del patrono dei giornalisti e degli scrittori, San Francesco di Sales. Insieme a lui al tavolo dei relatori Ferruccio de Bortoli, direttore de Il Sole 24 Ore e Gianni Riotta, direttore del Tg1.L’incontro, dal titolo “Il giornalismo ai tempi di internet. Serve ancora la professione?” (organizzato dall’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi, in collaborazione con l’Ucsi Lombardia) ha registrato la partecipazione di quasi 250 persone. Tra loro, molti i giovani giornalisti, spesso precari o free lance, impegnati in diversi media (giornali, siti, radio, tv) e che si affacciano con passione e un certo timore al mondo della grande informazione. Tettamanzi: una comunità dietro allo strumento Ha parlato proprio di loro, il cardinale: «Non manca – ed è un’autentica benedizione – la freschezza dell’entusiasmo e della passione di tanti giovani giornalisti o aspiranti tali. Le scuole di giornalismo sono sempre ben frequentate. Io stesso, nei miei appuntamenti pubblici, incontro diversi giovani che stanno iniziando questo lavoro: attenti e contenti di essere giornalisti, nonostante il precariato lunghissimo cui sono costretti e le remunerazioni misere con cui sono ricompensati». Tornando alla domanda che ha mosso l’incontro “Serve ancora la professione di giornalista?”, la risposta di Tettamanzi è positiva, ma con una precisazione strutturale: «Serve una “comunità dietro lo strumento”, una comunità composta da persone vere, capaci di affermare anche nel contesto lavorativo i valori in cui credono. Anche la propria fede cristiana». De Bortoli: la notizia in rete, l’approfondimento sulla stampa Ferruccio de Bortoli ha esordito precisando che «il ruolo del giornalismo è rilanciare informazioni corrette, così da far crescere l’informazione stessa e la società. Una comunità informata è più giusta, più consapevole del suo ruolo, perché si trova in condizione di scegliere conoscendo tutti gli aspetti necessari». Un compito che non sempre internet può assolvere, ha proseguito de Bortoli: «Il web è il regno della libertà ed è quindi difficile separare le notizie vere da quelle false, distinguere l’effimero dal non effimero». Una selezione che è invece effettuata dalla stampa, «che dà peso e profondità agli eventi e crea una coscienza collettiva nella società». Il direttore del Sole ha concluso ribadendo l’importanza del web: «È necessario educare il lettore a leggere la notizia in internet e ad approfondirla il giorno seguente sull’edizione stampata del quotidiano. Se questo non accade e ci si limita al web, ci troveremo in una società di surfisti della notizia, abituati a fermarsi alla superficie dei fatti». Riotta: libertà, verità e tenebre «La verità vi farà liberi», ha esordito Gianni Riotta citando il vangelo secondo San Giovanni (Gv. 8,32). «Ma qual è la verità – si è chiesto -? È una convenzione che ci diamo o è una realtà assoluta?». In particolare nel web, ha specificato, «è sempre più difficile distinguere il vero dal falso: una notizia lanciata da un sito rischia di essere pubblicata in centinaia di altri, senza alcuna verifica: la storia di internet è piena di casi del genere».Citando nuovamente un versetto del vangelo di San Giovanni (Gv. 3,19), il direttore del Tg1 ha proseguito il suo intervento: «“Gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce”. Così capita spesso in un’informazione deviata. Le lobby, i governi, le grandi banche, preferiscono mantenere le informazioni nell’oscurità, perché è più comodo per loro e per influenzare l’opinione pubblica». In questo senso, ha concluso Riotta, internet può svolgere un ruolo fondamentale, purchè i giornalisti imparino ad utilizzarlo al meglio: «Stiamo riempiendo i siti con i contenuti classici della carta stampata, che è come trainare una macchina con un asino. Il futuro dell’informazione sarà in una rete di sui siano sfruttate al meglio tutte le potenzialità». Con un click l’Arcivescovo manda on lineil nuovo Portale diocesano Con un click da parte del Cardinale, che ha messo online la nuova homepage di Chiesadimilano.it, e’ stato inaugurato il nuovo Portale della Diocesi di Milano, al termine del convegno sul  giornalismo ai tempi di Internet.  «Anche il sito di prima era bello – ha dichiarato l’Arcivescovo -  ma questo e’ ancora piu’ bello e costituisce una fonte qualificata  per offrire notizie importanti e anche inquietanti all’opinione pubblica e per costruire una societa’ piu’ libera e responsabile».La grafica, completamente nuova e di taglio giornalistic che si coniuga con la parte istuituzionale, mette in risalto tre grandi aree tematiche: primo piano per le news, una bacheca degli eventi e uno spazio multimediale. – L’intervento del Cardinale:”Il mestiere del giornalista” Photogallery Il messaggio del Papaper la Giornatadelle Comunicazioni sociali Ascolta gli interventi –

Da sinistra, Ferruccio De Bortoli, (direttore Il Sole 24ore), don Davide Milani (Comunicazioni sociali della Diocesi), l'arcivescovo Dionigi Tettamanzi e Gianni Riotta (direttore Tg1)