Share

Monza

La fede comune aiuta l’integrazione

Esperienze pastorali rivolte agli immigrati che favoriscono la solidarietà di fronte alle emergenze

Carlo ROSSI Redazione

27 Aprile 2009
A Catholic Priest offers communion to family and friends of missing Superferry 14 passengers Sunday, Feb. 29, 2004, as they gather to await word at a Manila Port Authority Facility.  The Muslim extremist group Abu Sayyaf claimed responsibility Sunday for an explosion on the ferry that sparked a fire and left 180 people missing, according to a radio report.  Divers and other rescue personel continue to search the wrecked and burned ferry.  (AP Photo/David Longstreath)

Nel decanato di Monza ormai da alcuni anni ci sono esperienze di messe domenicali mensili per le diverse comunità etniche (Filippine, Sri Lanka), con stretto riferimento a don Giancarlo Quadri, responsabile diocesano per la Pastorale dei migranti.
In particolare, nella parrocchia di San Carlo, la messa mensile per i sudamericani è diventata un punto di riferimento religioso, culturale, etnico per molte persone provenienti da questo continente. Già in parrocchia si celebrava una Festa delle Genti (in maggio) e la festa della famiglia per italiani e stranieri: queste iniziative hanno permesso di creare un gruppo folkloristico latino-americano, favorendo l’incontro, il dialogo e la stima tra molti stranieri di Paesi diversi e gruppi di italiani, ma l’esperienza della messa mensile ha aggiunto un riferimento esplicito alla fede comune, alle tradizioni locali, alla solidarietà di fronte ad alcune emergenze.
A partire da ciò diversi ragazzi e famiglie si sono riavvicinati alla Chiesa, riprendendo cammini di catechesi interrotti da anni. Esiste ora un coro che anima la messa, un gruppo di preghiera ed un gruppetto di responsabili laici che accompagnano i ragazzi nella preparazione al Sacramento del Battesimo. A tutto questo si aggiunge, ogni tanto, qualche momento di festa. Queste occasioni hanno favorito una serena integrazione nel tessuto religioso e sociale della parrocchia, permettendo di mantenere alcune tradizioni tipiche di quei Paesi e di far sente un po’ “a casa” tante persone e ragazzi. È infine diventato anche un primo momento di accoglienza per alcune persone appena giunte da Paesi lontani. Nel decanato di Monza ormai da alcuni anni ci sono esperienze di messe domenicali mensili per le diverse comunità etniche (Filippine, Sri Lanka), con stretto riferimento a don Giancarlo Quadri, responsabile diocesano per la Pastorale dei migranti.In particolare, nella parrocchia di San Carlo, la messa mensile per i sudamericani è diventata un punto di riferimento religioso, culturale, etnico per molte persone provenienti da questo continente. Già in parrocchia si celebrava una Festa delle Genti (in maggio) e la festa della famiglia per italiani e stranieri: queste iniziative hanno permesso di creare un gruppo folkloristico latino-americano, favorendo l’incontro, il dialogo e la stima tra molti stranieri di Paesi diversi e gruppi di italiani, ma l’esperienza della messa mensile ha aggiunto un riferimento esplicito alla fede comune, alle tradizioni locali, alla solidarietà di fronte ad alcune emergenze.A partire da ciò diversi ragazzi e famiglie si sono riavvicinati alla Chiesa, riprendendo cammini di catechesi interrotti da anni. Esiste ora un coro che anima la messa, un gruppo di preghiera ed un gruppetto di responsabili laici che accompagnano i ragazzi nella preparazione al Sacramento del Battesimo. A tutto questo si aggiunge, ogni tanto, qualche momento di festa. Queste occasioni hanno favorito una serena integrazione nel tessuto religioso e sociale della parrocchia, permettendo di mantenere alcune tradizioni tipiche di quei Paesi e di far sente un po’ “a casa” tante persone e ragazzi. È infine diventato anche un primo momento di accoglienza per alcune persone appena giunte da Paesi lontani.