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Verso il sacerdozio

I seminaristi a Pioltello in missione vocazionale

Dal 19 al 22 settembre sul tema "Passando mi chiamò! Per la via del tuo amore", con momenti di fraternità e amicizia, non solo nelle parrocchie. Previste visite nelle scuole e in altre realtà del territorio, anche a San Felice. L'ospitalità offerta dalle famiglie

Ylenia SPINELLI Redazione

14 Settembre 2009

Sensibilizzare sul tema delle vocazioni e far conoscere il vero volto del Seminario. Sono questi gli obiettivi delle cosiddette “missioni vocazionali”, che dal 1999 riscuotono grande successo in tutta la Diocesi. Quest’anno, dal 19 al 22 settembre, saranno le parrocchie di Pioltello e San Felice ad accogliere una settantina di giovani del quadriennio teologico e a vivere con loro momenti di fraternità e amicizia.
Dopo l’ultima fruttuosa esperienza a Erba, nel cuore della Brianza, tocca ancora una volta ad altre comunità dell’hinterland milanese ospitare i seminaristi, che porteranno nelle varie case il segno concreto della loro vita orientata a una scelta definitiva nella sequela di Gesù. «Per tutti è una grande provocazione – spiega don Alberto Colombo, direttore del Centro diocesano vocazioni -. Le famiglie ospitanti, infatti, rimangono spesso sorprese dalle testimonianze dei seminaristi, scoprono che sono ragazzi come tanti altri, che hanno fatto una precisa scelta vocazionale e questo aiuta ad interrogarsi sulla propria vocazione».
Il titolo della missione “Passando mi chiamò! Per la via del tuo amore” è ben sintetizzato dal logo: una strada dalla quale partono diverse diramazioni. «Sono le chiamate a scegliere una delle tante possibili strade per rispondere all’amore di Dio – continua don Alberto -. Le vocazioni, infatti, sono molte e ognuna ha valore in quanto in relazione con le altre, per esempio, non ha senso la vocazione di un prete se non a servizio di altre vocazioni».
Durante i quattro giorni nelle parrocchie di Pioltello e San Felice, i seminaristi visiteranno alcune realtà caritative presenti sul territorio, incontreranno malati, persone anziane, ma anche ragazzi, adolescenti e giovani e porteranno la loro testimonianza di vita persino nelle scuole. «Questo è uno degli appuntamenti a cui teniamo di più – dice don Alberto – perché abbiamo constatato che sono tanti i ragazzi magari lontani dalla Chiesa che dimostrano grande interesse per la scelta di vita dei seminaristi. Si crea una comunicazione profonda, perché quando si incontra una persona che ha fatto una scelta vocazionale forte, è più facile aprire il proprio cuore e raccontare di sé».
Per i più giovani la missione è anche una festa, con momenti di animazione e giochi, come il Meeting chierichetti, in programma a Seggiano il pomeriggio di domenica 20 settembre. A dare una mano a don Alberto ci pensano i giovani dell’équipe vocazionale del seminario.
Sia per i seminaristi, sia per le famiglie ospitanti è sempre un’esperienza arricchente, che crea relazioni, capaci di durare nel tempo. «Io personalmente – racconta don Alberto – sono ancora in contatto con una famiglia di Cassano Magnago che mi ha ospitato tanti anni fa, quando ero seminarista».
«È un’esperienza bellissima – aggiunge Luca Cegani, che frequenta la quarta Teologia a Venegono ed è alla sua seconda Missione vocazionale -. Anche quest’anno mi aspetto di portare la mia testimonianza nella quotidianità delle famiglie, la mia gioia di essere un seminarista e di vivere questo affascinante cammino. Vorrei ancora una volta poter condividere con altri quel che mi è stato donato e ricevere uno scambio proficuo per la mia crescita». Luca ammette che all’inizio c’è un po’ di imbarazzo nel mettere a nudo la propria vita o nel rispondere a certe domande, ma poi, quando si avverte che dall’altra parte non c’è solo curiosità, ma un vero interesse, allora tutto diventa più semplice.
«Siamo convinti che con questa iniziativa diamo un semplice impulso alle vocazioni, gettiamo un seme – spiega don Alberto -. Poi nelle varie comunità c’è bisogno del lavoro ordinario della pastorale». Ma cosa si può fare per far fiorire nuove vocazioni? «Pregare innanzitutto – risponde don Alberto – come auspica il nostro Cardinale, che anche quest’anno, nel messaggio per la Giornata per il Seminario, ha invitato tutte le realtà ecclesiali della diocesi ad una adorazione eucaristica per le vocazioni ogni primo giovedì del mese. E poi ciascuno di noi deve testimoniare con la propria vita che la vocazione, ogni vocazione, altro non è se non la risposta ad un amore grande che ci precede!».
La missione a Pioltello non si esaurirà nel mese di settembre. Il prossimo appuntamento sarà infatti la Veglia vocazionale diocesana con l’Arcivescovo, già fissata per sabato 24 aprile 2010. Sensibilizzare sul tema delle vocazioni e far conoscere il vero volto del Seminario. Sono questi gli obiettivi delle cosiddette “missioni vocazionali”, che dal 1999 riscuotono grande successo in tutta la Diocesi. Quest’anno, dal 19 al 22 settembre, saranno le parrocchie di Pioltello e San Felice ad accogliere una settantina di giovani del quadriennio teologico e a vivere con loro momenti di fraternità e amicizia.Dopo l’ultima fruttuosa esperienza a Erba, nel cuore della Brianza, tocca ancora una volta ad altre comunità dell’hinterland milanese ospitare i seminaristi, che porteranno nelle varie case il segno concreto della loro vita orientata a una scelta definitiva nella sequela di Gesù. «Per tutti è una grande provocazione – spiega don Alberto Colombo, direttore del Centro diocesano vocazioni -. Le famiglie ospitanti, infatti, rimangono spesso sorprese dalle testimonianze dei seminaristi, scoprono che sono ragazzi come tanti altri, che hanno fatto una precisa scelta vocazionale e questo aiuta ad interrogarsi sulla propria vocazione».Il titolo della missione “Passando mi chiamò! Per la via del tuo amore” è ben sintetizzato dal logo: una strada dalla quale partono diverse diramazioni. «Sono le chiamate a scegliere una delle tante possibili strade per rispondere all’amore di Dio – continua don Alberto -. Le vocazioni, infatti, sono molte e ognuna ha valore in quanto in relazione con le altre, per esempio, non ha senso la vocazione di un prete se non a servizio di altre vocazioni».Durante i quattro giorni nelle parrocchie di Pioltello e San Felice, i seminaristi visiteranno alcune realtà caritative presenti sul territorio, incontreranno malati, persone anziane, ma anche ragazzi, adolescenti e giovani e porteranno la loro testimonianza di vita persino nelle scuole. «Questo è uno degli appuntamenti a cui teniamo di più – dice don Alberto – perché abbiamo constatato che sono tanti i ragazzi magari lontani dalla Chiesa che dimostrano grande interesse per la scelta di vita dei seminaristi. Si crea una comunicazione profonda, perché quando si incontra una persona che ha fatto una scelta vocazionale forte, è più facile aprire il proprio cuore e raccontare di sé».Per i più giovani la missione è anche una festa, con momenti di animazione e giochi, come il Meeting chierichetti, in programma a Seggiano il pomeriggio di domenica 20 settembre. A dare una mano a don Alberto ci pensano i giovani dell’équipe vocazionale del seminario.Sia per i seminaristi, sia per le famiglie ospitanti è sempre un’esperienza arricchente, che crea relazioni, capaci di durare nel tempo. «Io personalmente – racconta don Alberto – sono ancora in contatto con una famiglia di Cassano Magnago che mi ha ospitato tanti anni fa, quando ero seminarista».«È un’esperienza bellissima – aggiunge Luca Cegani, che frequenta la quarta Teologia a Venegono ed è alla sua seconda Missione vocazionale -. Anche quest’anno mi aspetto di portare la mia testimonianza nella quotidianità delle famiglie, la mia gioia di essere un seminarista e di vivere questo affascinante cammino. Vorrei ancora una volta poter condividere con altri quel che mi è stato donato e ricevere uno scambio proficuo per la mia crescita». Luca ammette che all’inizio c’è un po’ di imbarazzo nel mettere a nudo la propria vita o nel rispondere a certe domande, ma poi, quando si avverte che dall’altra parte non c’è solo curiosità, ma un vero interesse, allora tutto diventa più semplice.«Siamo convinti che con questa iniziativa diamo un semplice impulso alle vocazioni, gettiamo un seme – spiega don Alberto -. Poi nelle varie comunità c’è bisogno del lavoro ordinario della pastorale». Ma cosa si può fare per far fiorire nuove vocazioni? «Pregare innanzitutto – risponde don Alberto – come auspica il nostro Cardinale, che anche quest’anno, nel messaggio per la Giornata per il Seminario, ha invitato tutte le realtà ecclesiali della diocesi ad una adorazione eucaristica per le vocazioni ogni primo giovedì del mese. E poi ciascuno di noi deve testimoniare con la propria vita che la vocazione, ogni vocazione, altro non è se non la risposta ad un amore grande che ci precede!».La missione a Pioltello non si esaurirà nel mese di settembre. Il prossimo appuntamento sarà infatti la Veglia vocazionale diocesana con l’Arcivescovo, già fissata per sabato 24 aprile 2010. Gli appuntamenti – La missione vocazionale 2009 a Pioltello si aprirà sabato 19 settembre alle 15, presso il teatro di S. Felice, con l’accoglienza dei seminaristi; alle 21.15, festa in oratorio a Maria Regina. Domenica 20 alle 15.30 a Seggiano si terrà il Meeting dei chierichetti; alle 21.15, fiaccolata vocazionale dall’oratorio di S. Andrea all’oratorio di Maria Regina. Lunedì 21 sarà una giornata densa di incontri, con i malati, nelle scuole, con le istituzioni, nelle classi di catechismo, con giovani e adolescenti (alle 21, all’oratorio di S. Giorgio a Limito). Martedì 22, visita ad alcune realtà caritative della città e del Decanato; alle 18.30, S. Messa conclusiva a Maria Regina. – – – Le comunità preparano l’evento – La Giornata per il Seminario – Come sostenere i futuri sacerdoti