Sirio 26-29 marzo 2024
Share

Famiglie, meeting a Città del Messico

Dal 14 al 18 gennaio il sesto Incontro mondiale sul tema "La famiglia, formatrice ai valori umani e cristiani". In programma un congresso teologico-pastorale e diverse celebrazioni sullo sfondo del Santuario di Nostra Signora di Guadalupe. Alla messa conclusiva attese un milione di persone, con famiglie provenienti dai cinque continenti

8 Gennaio 2009

09/01/2009

di Rita SALERNO

Trenta cardinali, duecento vescovi, quattrocento volontari e trecentodiciotto giornalisti accreditati, in rappresentanza di novantotto Paesi: questi i numeri del VI Incontro mondiale delle famiglie, che si terrà a Città del Messico dal 14 al 18 gennaio, sul tema “La famiglia, formatrice ai valori umani e cristiani”.

L’appuntamento è stato presentato oggi in Sala Stampa Vaticana dal presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, cardinale Ennio Antonelli, che ha definito l’incontro «una splendida esperienza di fraternità universale che abbraccerà popoli di diverse culture, uniti nella fede in Cristo e nell’amore alla Chiesa cattolica».

Legato pontificio per l’evento sarà il più stretto collaboratore del Papa, il cardinale Tarcisio Bertone. Al Segretario di stato Vaticano spetterà chiudere e tirare le somme dei numerosi interventi del congresso teologico-pastorale in programma dal 14 al 16 gennaio e presiedere le celebrazioni di sabato 17 e di domenica 18 davanti alla Basilica di Nostra Signora di Guadalupe. Il Santuario farà da sfondo a tutte le celebrazioni religiose che comprendono anche la recita del rosario il 17 e le testimonianze delle famiglie provenienti dai cinque continenti.

Il congresso mondiale articolato in tavole rotonde, comunicazioni e relazioni svilupperà tre ambiti di impegno, sempre di taglio teologico-pastorale: “I rapporti e i valori familiari”, “Famiglia e sessualità”, “La vocazione educatrice della famiglia”. A queste tre tematiche di fondo seguiranno approfondimenti, contributi e ricerche.

“Quali sono i valori da scoprire e da riscoprire?” è la domanda alla quale cercherà di dare esaurienti risposte il cardinale canadese Marc Ouellet. Tra i relatori anche gli italiani Maria Luisa Di Pietro, Pierpaolo Donati, padre Domenico Di Raimondo, Dina Nerozzi Frajese.

Inoltre saranno affrontati temi quali il rapporto tra famiglia e valore della vita umana e gli organismi che aiutano la famiglia nella formazione dei valori: parrocchia, movimenti, associazioni familiari, scuola… Ma nel corso delle tre giornate congressuali si parlerà anche di famiglia e mass media, della famiglia degli emigranti, della politica e la legislazione, della sfida di legiferare a favore della famiglia e della vita. Dalle seimila alle diecimila le presenze attese all’incontro, con picchi di un milione in occasione della celebrazione eucaristica conclusiva.

«Il Papa non sarà presente di persona all’incontro, ma ne seguirà i momenti essenziali tramite i mass media – ha aggiunto Antonelli -, intervenendo in diretta alla messa conclusiva di domenica 18 con un messaggio in apertura e con la benedizione conclusiva».

«La famiglia oggi deve affrontare, con creatività e spirito propositivo, la sfida di una cultura individualista e mercantilista, basata sulla produzione e sul consumismo – ha precisato il presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia -. Si privilegiano altre forme di convivenza che offuscano il valore della famiglia, basata sul matrimonio di un uomo e di una donna. Porsi al servizio della trasmissione della vita e dell’educazione dei figli diventa per questo molto arduo.

«Con questa mentalità errata – ha proseguito Antonelli -, molte volte si diffondono, senza un ampio consenso sociale e sotto l’impulso di piccoli, ma attivi gruppi di pressione fortemente ideologizzati e dalle grandi risorse economiche, leggi che permettono, con molta facilità, l’aborto come pure il divorzio rapido e l’eutanasia. Rispondere a queste sfide è un obbligo morale, anche se difficile».