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“Essere uniti nella tua mano”

Dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, su un tema tratto dal profeta Ezechiele e proposto dai cristiani coreani. Iniziative promosse a Milano dal Consiglio delle Chiese e in Diocesi dalle zone pastorali e dall'Ufficio ecumenismo e dialogo

15 Gennaio 2009

15/01/2009

di Rosangela VEGETTI

Il Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano invita tutte le comunità di fede cristiana a celebrare l’annuale Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e dal 18 al 25 gennaio propone un calendario di appuntamenti sul territorio cittadino, mentre le zone pastorali e l’Ufficio diocesano ecumenismo e dialogo affiancano questo programma con una serie di incontri fuori dal capoluogo.

La Settimana si celebra in contemporanea in tutto l’emisfero nord del mondo (in quello sud si tiene a Pentecoste) e mobilita parrocchie e comunità in ogni angolo di mondo: in questi giorni, dovunque, cristiani di diverse famiglie religiose e tradizioni spirituali pregano insieme il Padre perché doni di ritrovare l’unità.

Lo spunto biblico di quest’anno, indicato dai cristiani coreani che soffrono la divisione del Paese tra nord e sud, ètratto dal profeta Ezechiele (Ez 37,17), che visse in una nazione tragicamente divisa e desiderava l’unità del suo popolo. Mira alla grande speranza di «formare un solo bastone nella mano di Dio»: l’immagine è data da due bastoni, simboli dei due regni in cui era diviso Israele, che devono congiungersi ritrovando la strada della fedeltà a Dio.

Per Ezechiele rimettere insieme le parti divise non era solo frutto di strategie politiche o di buona volontà, ma costituiva una nuova creazione, la nascita di un nuovo popolo. Verso questo traguardo ci sostiene la speranza di cui parla l’Apocalisse (21,3-4), che presenta la purificazione del popolo di Dio per incarnare la vera pace: «Ecco l’abitazione di Dio fra gli uomini: essi saranno suo popolo ed egli sarà Dio con loro. Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. La morte non ci sarà più. Non ci sarà più né lutto, né pianto, né dolore».

Pregare per “essere riuniti nella sua mano” è dunque l’invito a superare la disperazione, la disillusione politica e religiosa, il senso di impossibilità davanti al dilagare delle contese e della violenza nel mondo. Dio radunerà un giorno il suo popolo e lo renderà nuovamente uno: Dio creerà un mondo nuovo.

Il materiale di riflessione e di celebrazione liturgica per gli otto giorni della Settimana – presente nel libretto edito da Paoline Editoriale Libri e Centro pro Unione – porta alla consapevolezza che l’unità dei cristiani è punto nevralgico e fondante per il bene della comunità umana e che tutti i cristiani devono sentirsi responsabili nella costruzione di cammini di unità.

Così i temi proposti per ciascuno dei giorni pongono le comunità cristiane di fronte a vecchie e nuove divisioni, alla guerra e alla violenza, all’ingiustizia economica e alla povertà, alla crisi ecologica, alla discriminazione e al pregiudizio sociale, alla malattia e alla sofferenza, alla pluralità delle religioni. In tutte queste situazioni Dio sostiene la nostra speranza e farà nuove tutte le cose.