Share

Lecco

«Alessio II, un Padre per la sua Chiesa»

L'omaggio dell'Arcivescovo al Patriarca ortodosso russo scomparso in dicembre. Aperto ieri a Mosca il Concilio dei vescovi per la designazione del successore

Mauro COLOMBO Redazione

26 Gennaio 2009

«Una straodinaria figura di Padre della sua chiesa». Così il cardinale Tettamanzi ha definito Alessio II, Patriarca ortodosso di Russia scomparso il 5 dicembre scorso, nell’incontro svoltosi sabato pomeriggio a Lecco nell’ambito delle celebrazioni organizzate dal Servizio diocesano ecumenismo e dialogo e dalla III zona pastorale III per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
Davanti a un folto auditorio, l’Arcivescovo – intervenuto insieme a Nicolaj Makar, arciprete della Chiesa Ortodossa Russa di Milano, e ad Adriano Roccucci, docente di storia contemporanea all’Università Roma Tre e rappresentante della Comunità di Sant’Egidio – ha ricordato il suo incontro con Alessio II nel corso della visita a Mosca nell’ottobre del 2006: «Gli regalai una reliquia di Sant’Ambrogio e le sue opere spirituali ed egli mi disse che Sant’Ambrogio era caro ai credenti della sua terra». In quella visita Tettamanzi potè apprezzare i canti e le icone ortodosse: «Ho scoperto l’importanza della liturgia nella rinascita della Chiesa ortodossa russa. Il vero protagonista è lo Spirito Santo. Noi occidentali abbiamo molto da imparare dal silenzio, dalla semplicità e dalla preghiera».
Un secondo incontro con Alessio II, durante il pellegrinaggio con 80 sacerdoti ambrosiani dell’agosto 2008, non potè avere luogo per la malattia del Patriarca, convalescente dopo un intervento chirurgico in Germania. Come ha sottolineato il Cardinale, però, Alessio II «era rimasto colpito da questo gruppo di sacerdoti cattolici pellegrini nei luoghi santi della Chiesa ortodossa russa».
L’omaggio ad Alessio II, che conferma lo stretto rapporto esistente tra la Chiesa ambrosiana e quella ortodossa russa, si è svolto alla vigilia dell’apertura del Concilio dei vescovi che, a Mosca, deve scegliere la terna dei nomi tra i quali verrà designato il successore del Patriarca scomparso. Tra i più accreditati appare il metropolita di Smolensk e Kaliningrad Kirill. «Una straodinaria figura di Padre della sua chiesa». Così il cardinale Tettamanzi ha definito Alessio II, Patriarca ortodosso di Russia scomparso il 5 dicembre scorso, nell’incontro svoltosi sabato pomeriggio a Lecco nell’ambito delle celebrazioni organizzate dal Servizio diocesano ecumenismo e dialogo e dalla III zona pastorale III per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.Davanti a un folto auditorio, l’Arcivescovo – intervenuto insieme a Nicolaj Makar, arciprete della Chiesa Ortodossa Russa di Milano, e ad Adriano Roccucci, docente di storia contemporanea all’Università Roma Tre e rappresentante della Comunità di Sant’Egidio – ha ricordato il suo incontro con Alessio II nel corso della visita a Mosca nell’ottobre del 2006: «Gli regalai una reliquia di Sant’Ambrogio e le sue opere spirituali ed egli mi disse che Sant’Ambrogio era caro ai credenti della sua terra». In quella visita Tettamanzi potè apprezzare i canti e le icone ortodosse: «Ho scoperto l’importanza della liturgia nella rinascita della Chiesa ortodossa russa. Il vero protagonista è lo Spirito Santo. Noi occidentali abbiamo molto da imparare dal silenzio, dalla semplicità e dalla preghiera». Un secondo incontro con Alessio II, durante il pellegrinaggio con 80 sacerdoti ambrosiani dell’agosto 2008, non potè avere luogo per la malattia del Patriarca, convalescente dopo un intervento chirurgico in Germania. Come ha sottolineato il Cardinale, però, Alessio II «era rimasto colpito da questo gruppo di sacerdoti cattolici pellegrini nei luoghi santi della Chiesa ortodossa russa».L’omaggio ad Alessio II, che conferma lo stretto rapporto esistente tra la Chiesa ambrosiana e quella ortodossa russa, si è svolto alla vigilia dell’apertura del Concilio dei vescovi che, a Mosca, deve scegliere la terna dei nomi tra i quali verrà designato il successore del Patriarca scomparso. Tra i più accreditati appare il metropolita di Smolensk e Kaliningrad Kirill.