Share

Esperienze

A Taceno in oratorio si va con il “catebus”

È tra i primi in Italia a essere stato dedicato a Santa Gianna Beretta Molla: vi si realizza il cammino da 0 a 6 anni. Ogni parrocchia della comunità pastorale Madonna della Neve ospita una fascia d'età della catechesi. Parla il decano don Mauro Malighetti� -

Marcello VILLANI Redazione

27 Gennaio 2009

Un oratorio dedicato a Santa Gianna Beretta Molla, la santa che sacrificò la sua vita pur di salvare quella che portava in grembo. La santa della vita, come la chiamano in molti. L’idea è venuta a don Mauro Malighetti, decano della Valsassina (Lecco) e responsabile della comunità pastorale “Madonna della Neve” (nata il 1° settembre 2006) che riunisce le parrocchie di Primaluna con Introbio, Cortenova Parlasco e Taceno. Proprio in quest’ultima parrocchia don Mauro ha deciso di dedicare, tra i primi nella diocesi milanese, l’oratorio alla Santa di Magenta.
Il progetto che il sacerdote vuole perseguire, però, è più ampio di una semplice, seppur significativa, dedicazione: «L’idea è contenuta in un progetto di rafforzamento di tutti gli oratori della nostra comunità pastorale. Abbiamo voluto mettere in luce i patroni dei nostri oratori. Abbiamo messo in risalto San Giovanni Bosco per Introbio, il Beato Giovanni XXIII per Primaluna, Domenico Savio per Cortenova e Santa Giovanna Beretta Molla per Taceno. Abbiamo voluto rilanciare il discorso dell’oratorio e nelle domeniche 8, 15 e 22 febbraio faremo una festa in tutti questi oratori proprio per sottolineare l’importanza di questi luoghi di incontro».
La scelta di Taceno, per Santa Gianna Beretta Molla non è casuale: «Ogni oratorio ha una sua vocazione. A Taceno, nell’ambito della comunità pastorale “Madonna della Neve” viene ospitata la pastorale prebattesimale, battesimale e dei primi anni di vita (da 0 a sei anni, ndr). Taceno, dunque, e il suo oratorio diventano ogni settimana luogo di incontro e di ritrovo delle giovani famiglie. Mi sembrava bello che nel luogo di incontro della nuova vita, pensare a questa santa emblema del sacrificio in favore della vita. In questo tempo di sfide per la famiglia e per la vita, è bello pensare a un oratorio che ne porta i valori in palmo di mano, come ha fatto in tutta la sua esistenza questa santa». Un oratorio dedicato a Santa Gianna Beretta Molla, la santa che sacrificò la sua vita pur di salvare quella che portava in grembo. La santa della vita, come la chiamano in molti. L’idea è venuta a don Mauro Malighetti, decano della Valsassina (Lecco) e responsabile della comunità pastorale “Madonna della Neve” (nata il 1° settembre 2006) che riunisce le parrocchie di Primaluna con Introbio, Cortenova Parlasco e Taceno. Proprio in quest’ultima parrocchia don Mauro ha deciso di dedicare, tra i primi nella diocesi milanese, l’oratorio alla Santa di Magenta.Il progetto che il sacerdote vuole perseguire, però, è più ampio di una semplice, seppur significativa, dedicazione: «L’idea è contenuta in un progetto di rafforzamento di tutti gli oratori della nostra comunità pastorale. Abbiamo voluto mettere in luce i patroni dei nostri oratori. Abbiamo messo in risalto San Giovanni Bosco per Introbio, il Beato Giovanni XXIII per Primaluna, Domenico Savio per Cortenova e Santa Giovanna Beretta Molla per Taceno. Abbiamo voluto rilanciare il discorso dell’oratorio e nelle domeniche 8, 15 e 22 febbraio faremo una festa in tutti questi oratori proprio per sottolineare l’importanza di questi luoghi di incontro».La scelta di Taceno, per Santa Gianna Beretta Molla non è casuale: «Ogni oratorio ha una sua vocazione. A Taceno, nell’ambito della comunità pastorale “Madonna della Neve” viene ospitata la pastorale prebattesimale, battesimale e dei primi anni di vita (da 0 a sei anni, ndr). Taceno, dunque, e il suo oratorio diventano ogni settimana luogo di incontro e di ritrovo delle giovani famiglie. Mi sembrava bello che nel luogo di incontro della nuova vita, pensare a questa santa emblema del sacrificio in favore della vita. In questo tempo di sfide per la famiglia e per la vita, è bello pensare a un oratorio che ne porta i valori in palmo di mano, come ha fatto in tutta la sua esistenza questa santa». Nell’ottica della pastorale d’insieme Le iniziative legate agli oratori di questa parte della Valsassina, però, non finiscono qui. «L’altra cosa della quale a giugno tracceremo un primo bilancio è il fatto di aver tentato di riunire tutti i ragazzi delle cinque parrocchie della nostra comunità per fasce d’età. Tutti i ragazzi di terza elementare vanno a fare catechismo in uno stesso oratorio, così pure quelli di quarta, di quinta e di prima media… Non ragioniamo più per singole parrocchie, ma per comunità pastorale e così i ragazzi si incontrano e conoscono tutti insieme in un solo oratorio, a seconda dell’età». I ragazzi di quarta elementare fanno catechismo tutti insieme il lunedì a Introbio; il martedì tocca ai ragazzi di terza elementare, ma a Cortenova; il giovedì è la volta dei ragazzi delle medie che si ritrovano a Primaluina; il venerdì è la quinta elementare a ritrovarsi a Primaluna.Le sorprese, in positivo, continuano: «Per avvantaggiare le famiglie delle varie parrocchie – spiega don Mauro – abbiamo inventato il “Catebus”, ovvero il bus del catechismo che i ragazzi hanno accolto molto bene. Siccome ogni incontro raccoglie il 95% dei potenziali fruitori di quelle lezioni di catechismo, siamo sulla cinquantina di partecipanti per gruppo, abbiamo messo a disposizione dei ragazzi un bus che li raccoglie dalle varie parrocchie (tranne quella di appartenenza per chi segue il corso “in casa propria”, ndr) e li porta nell’oratorio designato. La catechesi funziona ancora e a questo nostro servizio comincia ad affacciarsi anche qualche ragazzino extracomunitario».

Don Mauro Malighetti