27/02/2008
«Lavorerai con il sudore della fronte», si legge in una pagina della Genesi. «Lavorare stanca», recitava una poesia di Cesare Pavese. Attorno al lavoro si sono addensate molte nubi che ne intaccano il vero valore: da un lato, si è perso il gusto per il lavoro ben fatto; dall’altro, al lavoro vengono associate scontentezza, ansia, stress, litigiosità, disagio, sensi di colpa, conflitti.
Una situazione che coinvolge la qualità del lavoro di tutti e che offre lo spunto per Lavorare!?, un ciclo di riflessioni e letture bibliche per manager affaticati, imprenditori disorientati e lavoratori stressati, organizzato dalla Associazione Cardinal Ferrari (organizzazione con ottant’anni di esperienza nell’animazione culturale, spirituale e aggregativa a Milano e non solo) e da Kkien Enterprise (gruppo professionale che da dieci anni opera sul territorio nazionale promuovendo attività nel campo della formazione e della consulenza alle risorse umane).
Si tratta di tre incontri – 4, 11 e 18 marzo (h 18-20), presso la Casa della Cultura (via Borgogna 3, Milano) – pensati per la riflessione del manager, dell’uomo d’affari e del dirigente d‘azienda, ma anche per le migliaia di lavoratrici e lavoratori alla ricerca di un senso profondo del loro lavoro. Incontri agili, ma ricchi di spunti; lettura di brani biblici per aiutare a riflettere; commento di un biblista; riflessione di “professionisti” del lavoro, l’esperienza di imprenditori.
Ogni incontro mira a restituire il senso di fiducia di sé, negli altri, nel proprio impegno e in quello altrui, che spesso si perde nel vortice dell’attività frenetica, della produzione, dello smistamento delle pratiche e delle e-mail, generando alienazione non solo al lavoratore, all’impiegato, ma anche a chi si trova a capo di industrie, di banche, di piccole o medie aziende.
Gli incontri vogliono offrire quindi l’occasione per riflettere sul senso di un’attività che coinvolge milioni di persone quotidianamente, avvicinandosi a uno dei Libri più significativi della nostra tradizione culturale. L’obiettivo non è confessionale né devozionale; si cerca di offrire un ambito di riflessione guidato da persone “impegnate nel lavoro” e che offrono un loro contributo di idee “a partire” dalla Bibbia.