Sono trascorsi quasi due anni dal precedente viaggio delcardinale Dionigi Tettamanzi a Mosca, in visita alla Chiesa ortodossa russa dal 28 settembre al 3 ottobre del 2006. Il Patriarca Alessio II aveva invitato personalmente l’Arcivescovo di Milano e nella delegazione italiana facevano parte anche monsignor Vincenzo Paglia, presidente della commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo, l’allora vescovo ausiliare della Diocesi di Milano, monsignor Francesco Coccopalmerio, e padre Adalberto Piovano, profondo conoscitore della spiritualità e del monachesimo russo. Inoltre c’erano alcuni laici esperti delle vicende del mondoorientale e qualche sacerdote diocesano. In particolare, l’incontro tra il cardinale Tettamanzi e Alessio II si era tenuto il 2 ottobre ed era stata l’occasione per confermare lo stretto rapporto che lega le due Chiese. Infatti, sono relazioni piùche costruttive quelle intessute per anni tra la Chiesa ambrosiana e il Patriarcato di Mosca fin dai tempi del cardinale Carlo Maria Martini, che aveva promosso con Alessio II la prima assemblea ecumenica di Basilea nel 1989: i due ne erano i co-presidenti, per questo avevano lavorato insieme e c’era tra loro amicizia e stima.
Il viaggio di due anni fa UN INVITO CHE PARTE DA LONTANO
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