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Il profilo (1920-2008)

5 Giugno 2008

Chiara Lubich nasce a Trento il 22 gennaio 1920. Durante il fascismo vive anni di povertà: il padre socialista perde il lavoro a causa delle sue idee. Il suo nome di battesimo è Silvia. Assumerà quello di Chiara, affascinata dalla radicalità evangelica di Chiara d’Assisi. Partecipando, nel 1939, a Loreto ad un corso per giovani di Azione Cattolica, nel Santuario dove è custodita, secondo la tradizione, la casetta che aveva ospitato la Sacra famiglia, intuisce quale sarà la sua vocazione: una riproduzione della famiglia di Nazareth, una nuova vocazione nella Chiesa, il “focolare”, che molti avrebbero seguito.
Il 7 dicembre 1943 Chiara pronuncia il suo sì a Dio nella chiesetta dei Cappuccini di Trento. Aveva 23 anni. Gli inizi del Movimento dei Focolari sono segnati convenzionalmente da questa data. «In un rifugio antiaereo – racconta Chiara – apriamo a caso il Vangelo alla pagina del Testamento di Gesù: “Che tutti siano uno, Padre, come io e te”. Quelle parole sembrano illuminarsi ad una ad una. Quel “tutti” sarebbe stato il nostro orizzonte. Quel progetto di unità la ragione della nostra vita». Da questa “spiritualità dell’unità” si sviluppa il Movimento dei Focolari.
In poco più di 60 anni, raggiunge una diffusione mondiale (182 Paesi), con oltre 2 milioni di aderenti e una irradiazione di alcuni milioni, difficilmente quantificabile. La sua spiritualità è seguita da persone di ogni età, categoria, vocazione e cultura. Chiara dà il via a movimenti specifici: per le nuove generazioni, per le famiglie, per agire nel sociale e nella Chiesa. La pagina ecumenica del Movimento si apre nel 1961, nel tempo in cui Giovanni XXIII pone l’unità dei cristiani tra i primi scopi del Concilio. Chiara Lubich è la prima donna cristiana ad esporre la sua esperienza spirituale, nel 1981 in un tempio a Tokyo di fronte a 10.000 buddisti, e nel 1997 in Tailandia a monache e monaci buddisti. Nello stesso anno è nella storica Moschea “Malcolm X” di Harlem a New York, di fronte a 3.000 musulmani afro-americani. E poi rapporti con gli ebrei e con il mondo indù.