Sirio 26-29 marzo 2024
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I Magi, i principi del dono

Grazie ai loro studi astrali e all'apparizione di un fenomeno stellare nei cieli, giunsero alla convinzione che la nascita di quel Salvatore era giunta. E si misero in viaggio

19 Dicembre 2008

23/12/2008

di Juan BOSCO VERNET
SdB

Dei personaggi evangelici i Magi sono tra i più conosciuti. Fin da piccoli, la lettura del Vangelo e la costruzione del presepe ci abituano a vedere le figure di questi lontani viaggiatori. Essi, in effetti, intrapresero un lungo cammino fino a raggiungere Gerusalemme e Betlemme, con lo scopo di trovare e adorare il re dei Giudei, nato da poco.

Diventato adolescente e giovane, il bambino si pone una serie di domande sulla storicità dei Magi che, presenti all’inizio della vita di Gesù, non riappaiono più nel Vangelo. Purtroppo, non di rado si risponde a queste domande con spiegazioni vaghe o fasulle, lasciando intravedere che il racconto dei Magi sia poco meno che una fantasia, una narrazione leggendaria che non avrebbe nulla a che vedere con la realtà storica.

Penso, invece, come ha sempre insegnato la Chiesa, che il racconto di Matteo sull’infanzia di Gesù provenga da una tradizione storica, basata sulla realtà dei fatti, che l’evangelista ha poi scritto nel suo Vangelo in forma poetica e catechetica.

Il nome e l’ufficio dei Magi ha diverse accezioni. Un primo significato, considera i Magi come stregoni, fattucchieri, indovini, coloro che esercitano la magia. Un secondo significato li considera come astrologi, esperti nella divinazione del futuro. Infine, un terzo significato della parola Mago è quello proveniente dalla Persia, dove la parola magan è sinonimo di dono.

Mago significava “principe del dono”, dove dono indica la rivelazione della dottrina di Zoroastro o Zaratustra. Grazie al prestigio del loro maestro, i Magi persiani godettero di grande influsso nel loro Paese, nel ruolo di consiglieri politici e con l’esercizio di funzioni sacerdotali. Si deve a loro la trasmissione di una profezia di Zoroastro circa il Messia. Anzi, alcuni Padri della Chiesa considerarono Zoroastro un profeta di Cristo.

La convinzione che in Israele doveva nascere un re straordinario era largamente diffusa in Oriente. Grazie ai loro studi astrali e all’apparizione di un fenomeno stellare nei cieli di quel tempo, alcuni tra i Magi giunsero alla convinzione che la nascita di quel Salvatore era giunta. E si misero in viaggio.