14/10/2008
di Luisa BOVE
Dopo una fase sperimentale i nuovi itinerari di iniziazione cristiana (da 0 a 14 anni) diventano realtà elaborati da un’apposita Commissione arcivescovile. In particolare in questo momento si sta puntando sulla pastorale battesimale per coinvolgere i genitori. «È da apprezzarsi la fiducia che tante famiglie ripongono ancora nelle nostre parrocchie e nei nostri oratori – scriveva l’Arcivescovo in Mi sarete testimoni -, cui chiedono di educare cristianamente i propri figli. È, invece, da rifiutare una sorta di “delega in bianco” da parte di genitori che non si lasciano coinvolgere e rimangono “assenti”. Pur riconoscendo e rispettando l’eventuale difficile cammino di fede di qualche papà o mamma, è da sollecitare e sostenere il realizzarsi di una forte “alleanza educativa” tra la Chiesa e i genitori nel cammino di fede dei figli».
E aggiungeva il Cardinale: «Il tempo dell’iniziazione cristiana diventa sempre più, nell’attuale situazione, un’occasione provvidenziale e un periodo prezioso per una pastorale della Chiesa che deve affrontare, con decisione, la sfida di aprire strade nuove per avvicinare le famiglie, per aiutarle a riscoprire la loro fisionomia di “Chiese domestiche” e il loro compito di trasmettere la fede ai figli; come pure per aiutarle – e non poche volte – a ritrovare e riprendere di nuovo il loro stesso cammino di fede».