09/09/2008
Domenica 14 settembre verrà celebrato a Motta di Campodolcino il 50° del Santuario di Nostra Signora d’Europa. Sarà un giubileo particolarmente caro alla Chiesa ambrosiana, che con la figura di don Luigi Re ha dato vita alla Casa alpina posta ai piedi del Santuario stesso.
Nel corso degli anni la Casa ha ospitato intere generazioni di giovani, lì cresciuti nella fede e nell’umanità. Da un ventennio la Casa alpina è diventata uno dei principali centri formativi delle Acli milanesi, che in questo modo ne hanno proseguito la tradizione, organizzando varie settimane residenziali, dedicate soprattutto ai temi sociali e del lavoro. L’ulteriore apertura del Centro ecumenico europeo per la pace ha fatto della Casa alpina il crocevia di incontri tra fedeli appartenenti a confessioni cristiane diverse.
A sottolineare l’importanza della ricorrenza nella mattinata di domenica 14 il cardinale Tettamanzi, arcivescovo di Milano e Metropolita della Lombardia, benedirà il Santuario di Nostra Signora d’Europa, a seguito del completamento del restauro conservativo, e alle 11 celebrerà la Messa giubilare.
Nel 1995 era stato il cardinale Carlo Maria Martini a salire a Motta per i 50 anni di fondazione delle Acli: il nuovo giubileo si richiama al precedente, nella fedeltà delle Acli alla Chiesa e nella gratitudine nei confronti dei suoi pastori.
Il momento celebrativo di domenica sarà preceduto da una serie di appuntamenti di spessore. Venerdì 12 si svolgerà un seminario formativo dal titolo “Idee e proposte per un’alleanza per il bene comune”. Concetto-chiave della dottrina sociale della Chiesa, il bene comune rappresenta un nodo sul quale far convergere le analisi a proposito del lavoro, in un contesto sempre più frammentato. La crescente precarietà e il massiccio fenomeno dell’immigrazione rappresentano variabili di cui non è possibile non tener conto; il progressivo impoverimento di molte famiglie è una questione da non consegnare alle sole regole del mercato. Interverrà come relatore il professor Luciano Gallino.
Sabato 13 si terranno due convegni. La mattinata sarà dedicata al tema educativo. Don Luigi Re è stato una grande figura di prete e di educatore: è possibile fare tesoro della sua eredità grazie alla testimonianza di coloro che lo hanno conosciuto. L’occasione è poi proficua per tornare a interrogarsi sulla sfida educativa, oggi più scottante che mai. Si parla di perdita dei valori da parte dei giovani; per molti aspetti la società post-ideologica nella quale viviamo sembra avere perso ogni riferimento valoriale. Ecco allora tornare di grande attualità una questione che riguarda tutti: comunità cristiana, famiglia e scuola.
Nel pomeriggio avrà infine luogo un convegno sul futuro della Valchiavenna. La stessa posizione del Santuario di Nostra Signora d’Europa, centro orografico di diverse nazioni, ne fa uno dei luoghi-simbolo della valle. Ecco allora l’opportunità per discutere le prospettive di sviluppo della zona, nell’attenzione specifica alla Comunità montana e in rapporto alle altre istituzioni pubbliche, nello sforzo di giungere a scelte politiche e amministrative il più possibile attente al bene comune.