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Sirio 3 - 7 dicembre 2025
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Emergenze

Friuli alluvionato, Caritas Ambrosiana sempre presente

Dopo l’esondazione dell’Isonzo e di due suoi affluenti, operatori e volontari si sono attivati nella zona di Cormons e Romans d’Isonzo per ripristinare l’abitabilità di case invase da acqua e fango, fornendo l’ennesima dimostrazione di efficienza, affidabilità e competenza

di Paolo BRIVIO

5 Dicembre 2025
I volontari impegnati nelle zone alluvionate

Si dice che gli eventi meteorologici estremi siano sempre più frequenti. Scienza e statistica lo sostengono, le cronache italiane degli ultimi mesi e anni lo confermano. Lunedì 17 novembre a finire sott’acqua (esondati, dopo intensissime piogge, il fiume Isonzo e i suoi affluenti Judrio e Versa) sono stati vasti territori della provincia di Gorizia.

La frazione di Versa

Gli strumenti

A una settimana di distanza, attivati dalla Caritas diocesana di Gorizia e da Caritas Italiana, due operatori e due volontari di Caritas Ambrosiana si sono recati nella zona del Collio friulano per offrire il proprio aiuto. Hanno portato con sé 16 deumidificatori per consentire l’asciugatura delle case liberate da acqua e fango, oltre a due kit per la pulizia di immobili. L’individuazione dei beneficiari avviene a cura dei volontari della Caritas goriziana, sotto la guida del vicedirettore Adalberto Chimera.

Si approntano gli strumenti per l’asciugatura delle case

Le località in cui si sviluppa l’intervento sono Cormons (e le sue frazioni) e Romans d’Isonzo. Ogni deumidificatore rimane in prestito alle famiglie destinatarie per il tempo necessario (circa due settimane) a completare l’asciugatura; poi passa ad altri beneficiari. Caritas Ambrosiana metterà a disposizione un’altra decina di deumidificatori nei prossimi giorni, oltre a due termoriscaldatori per interventi di asciugatura più radicali in un vecchio mulino e nella chiesa di Versa, frazione i cui edifici sono tutti finiti sotto un metro e mezzo d’acqua.

La richiesta d’aiuto giunta dal Friuli costituisce l’ennesima conferma della capacità operativa e dell’affidabilità maturate dall’area Emergenze di Caritas Ambrosiana. Operatori competenti e volontari formati (anche grazie al percorso “Corsie d’emergenza”, dedicato ai giovani), oltre all’ampia e variegata dotazione di attrezzature custodite nel centro logistico di Burago (MB), consentono di intervenire prontamente a disastro ancora in corso. Consentendo di guadagnare, nelle ore della prima emergenza, credibilità e fiducia presso le popolazioni colpite dalle alluvioni, base su cui costruire rapporti di ascolto, accompagnamento e collaborazione che durano nel tempo, nelle fasi post-emergenziali, poi in quelle di ricostruzione e ritessitura del tessuto comunitario.

Gli ultimi interventi

Questo schema si è dimostrato efficace, negli ultimi tre anni, in diversi contesti, da Milano e Bellinzago Lombardo alla Romagna pluricolpita alla Toscana. L’ultimo intervento si è sviluppato in diversi territori ambrosiani, colpiti dall’esondazione del fiume Seveso e di alcuni affluenti lo scorso 22 settembre. Dopo gli interventi di svuotamento, pulitura e asciugatura degli immobili allagati, cui hanno partecipato circa 80 volontari e di cui hanno beneficiato almeno 70 abitazioni private, una casa di riposo e un oratorio, e dopo il funzionamento, nei giorni della tragedia, di un centro d’ascolto ad hoc per famiglie alluvionate a Lentate sul Seveso, Caritas Ambrosiana ha inviato i fondi (in totale circa 80 mila euro) necessari a finanziare la fornitura di elettrodomestici a famiglie alluvionate nei Comuni di Cabiate, Lentate sul Seveso e Meda, il ripristino di una casa di riposo sempre a Meda, la riattivazione dell’oratorio di Pratocentenaro nel quartiere di Niguarda di Milano.

Prosegue in ogni caso la raccolta fondi finalizzata a coprire il costo di questi progetti e di altri interventi nei territori diocesani alluvionati a settembre.