Nell’ultima settimana di novembre 2025 più di 1300 persone sono morte a causa delle alluvioni, smottamenti e delle frane causate dalle grandi piogge di due differenti cicloni che hanno colpito vari Paesi nel sud e nel sud-est asiatico, tra cui principalmente Sri Lanka, Indonesia e Thailandia.
I danni peggiori sono stati in Sri Lanka: quasi 400 persone sono morte per via del ciclone Ditwah, definito il più grande e difficile disastro naturale della storia del Paese. L’Indonesia e la Thailandia sono state, invece, colpite dal ciclone Senyar: quasi 900 le persone morte nei due Paesi. Migliaia sono ancora i dispersi. Quasi 4 milioni e mezzo di persone sono state coinvolte in Sri Lanka, Indonesia e Thailandia. Migliaia di villaggi risultano isolati e il bilancio potrebbe aggravarsi nelle prossime ore a causa di un peggioramento delle previsioni meteo.
Migliaia di persone hanno trovato rifugio in centri di accoglienza temporanei, spesso sovraffollati e privi di servizi essenziali. La distruzione di abitazioni e terreni agricoli mette ulteriormente a rischio la sicurezza alimentare di molte famiglie, spesso già vulnerabili. Anche il quadro sanitario è critico: l’allagamento di pozzi e di fonti d’acqua potabile aumenta il rischio di malattie idrotrasmesse e di crisi igienico-sanitarie. Come purtroppo spesso accade in queste catastrofi, a farne maggiormente le spese sono i gruppi più fragili: anziani, bambini e persone con disabilità.
L’intervento della rete Caritas
Fin dalle prime ore dell’emergenza, la rete Caritas è da subito intervenuta. Caritas Ambrosiana sta collaborando attivamente con le Caritas locali per fornire gli aiuti necessari. In particolare la Caritas dello Sri Lanka (chiamata Sedec) e Caritas Indonesia stanno raccogliendo dati e informazioni per scrivere dei progetti di intervento e aiuto umanitario attraverso la rete internazionale di Caritas.
Il modo migliore per aiutare questi Paesi in questo momento è raccogliere fondi da inviare alle Caritas locali che potranno portare aiuti d’emergenza direttamente sui luoghi colpiti e poi nei prossimi mesi procedere con la ricostruzione e riabilitazione di medio lungo periodo.
Caritas Ambrosiana ha stanziato fin da subito 5.000 euro per sostenere le Caritas locali nelle loro attività di soccorso e aiuto umanitario. L’invito a parrocchie, Comunità pastorali e donatori che vogliano contribuire è quello a inviare fondi a Caritas Ambrosiana, che per questo tipo di emergenze preferisce non accettare donazioni in natura e non organizza, né sostiene raccolte di vestiti, generi alimentari, medicinali, coperte o qualsiasi altro bene. Caritas Ambrosiana invita le Caritas sul territorio della diocesi ad attenersi a queste indicazioni.

Sri Lanka
Le province più colpite sono quelle occidentale, nord-occidentale, centrale e orientale, con il distretto di Kandy che registra l’impatto più grave: 88 vittime e 150 dispersi. Oltre 209 mila persone hanno dovuto abbandonare le proprie case e trovano rifugio in centri di accoglienza, strutture religiose e edifici temporanei, mentre il livello dei grandi fiumi continua a salire e restano attive le allerte per le aree costiere e interne. L’approvvigionamento idrico è gravemente compromesso a causa dell’allagamento delle fonti e dei danni agli impianti di potabilizzazione.
Caritas Sri Lanka (Sedec) è in prima linea: distribuisce viveri in molte aree e ha attivato interventi immediati in tutte le diocesi con piccoli fondi di emergenza. In coordinamento con il governo sta portando soccorso alle persone colpite, cercando di raggiungere i villaggi più isolati, di portare cibo e soccorso a chi è rimasto bloccato nei centri comunitari, templi, chiese, scuole e che non può fare ritorno alle proprie case perché devastate e allagate.
Indonesia
Le piogge torrenziali hanno provocato gravi inondazioni e frane in Aceh (Sumatra occidentale) e soprattutto nel nord di Sumatra, dove intere aree – tra Tapanuli Tengah, Tapanuli Selatan e Sibolga – risultano ancora irraggiungibili via terra. Il bilancio è pesantissimo. Caritas Indonesia ha attivato il coordinamento d’emergenza con le diocesi colpite, rilasciando fondi immediati e inviando personale tecnico a Sibolga e Padang. Caritas Sibolga distribuisce pacchi alimentari e kit igienici insieme a quella di Padang.
Da molti anni Caritas Ambrosiana, in coordinamento con Caritas Italiana, è in contatto con Caritas Sibolga, ove ha sostenuto molti interventi per i disabili sull’isola di Nias (la parte della diocesi non colpita dall’emergenza). A Nias Caritas Ambrosiana organizza anche i Cantieri della Solidarietà, le esperienze estive dei giovani.
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