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Milano

«I diritti delle famiglie deboli non sono diritti deboli»

Intervenendo alla Conferenza nazionale in corso alla Fiera, il cardinale Tettamanzi ha auspicato «una grande alleanza tra tutte le forze politiche, culturali, imprenditoriali, associative, che possano occuparsi della famiglia»

di Filippo MAGNI Redazione

8 Novembre 2010

«È necessaria una grande alleanza tra tutte le forze politiche, culturali, imprenditoriali, associative, che possano occuparsi della famiglia». È il richiamo del cardinale Dionigi Tettamanzi, espresso nel saluto introduttivo alla Conferenza nazionale della famiglia in corso presso il Centro conferenze della Fiera di Milano.
L’Arcivescovo di Milano ha esordito ricordando la celebrazione cui ha partecipato ieri, domenica 7 novembre: la consacrazione della Sagrada familia di Barcellona da parte di Papa Benedetto XVI. «Durante la lunga e commovente cerimonia – ha raccontato Tettamanzi -, la bellezza della chiesa progettata da Gaudì mi ha rimandato alla mente le famiglie del nostro Paese, che definisco davvero splendide perché anche in mezzo alle varie difficoltà sanno conservare la loro dignità». Il riferimento, ha aggiunto l’Arcivescovo, non è solo alle famiglie, «ma all’intero tessuto familiare che caratterizza il nostro Paese e che dà un contributo notevolissimo su diversi ambiti: da quello educativo a quello economico all’attenzione alle varie povertà che incontriamo». Un’opera silenziosa, cui «bisogna dare voce», ha aggiunto.
Il cardinale Tettamanzi si è poi rivolto direttamente alla politica (e ai numerosi rappresentanti del governo presenti), sottolineando che «non basta la semplice proclamazione di valori, impegni e mete, ma serve il lavoro quotidiano sulle condizioni concrete perché i valori che tutti proclamano siano resi concreti sulla rete delle famiglie». Al contrario, capita oggi che «nelle difficoltà la famiglia è spesso lasciata sola», ha ammonito l’Arcivescovo, aggiungendo l’auspicio di un’alleanza di diversi enti in funzione della famiglia.
Congedandosi dalla conferenza per recarsi all’Assemblea generale della Cei ad Assisi, il cardinale Tettamanzi ha ricordato il prossimo Incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Milano e ha aggiunto che i temi della tutela della famiglia sono stati posti in rilievo anche nel documento elaborato dai vescovi italiani per il prossimo decennio. In particolare la necessità «di porre al centro» la famiglia e di aiutarla nelle dificoltà, negli sforzi «che gravano soprattutto sulle donne». «I diritti delle famiglie deboli – ha concluso tra gli applausi l’Arcivescovo di Milano – non sono diritti deboli, tutt’altro, e in questo tutt’altro è contenuto lo sforzo che deve compiere questa conferenza». «È necessaria una grande alleanza tra tutte le forze politiche, culturali, imprenditoriali, associative, che possano occuparsi della famiglia». È il richiamo del cardinale Dionigi Tettamanzi, espresso nel saluto introduttivo alla Conferenza nazionale della famiglia in corso presso il Centro conferenze della Fiera di Milano.L’Arcivescovo di Milano ha esordito ricordando la celebrazione cui ha partecipato ieri, domenica 7 novembre: la consacrazione della Sagrada familia di Barcellona da parte di Papa Benedetto XVI. «Durante la lunga e commovente cerimonia – ha raccontato Tettamanzi -, la bellezza della chiesa progettata da Gaudì mi ha rimandato alla mente le famiglie del nostro Paese, che definisco davvero splendide perché anche in mezzo alle varie difficoltà sanno conservare la loro dignità». Il riferimento, ha aggiunto l’Arcivescovo, non è solo alle famiglie, «ma all’intero tessuto familiare che caratterizza il nostro Paese e che dà un contributo notevolissimo su diversi ambiti: da quello educativo a quello economico all’attenzione alle varie povertà che incontriamo». Un’opera silenziosa, cui «bisogna dare voce», ha aggiunto.Il cardinale Tettamanzi si è poi rivolto direttamente alla politica (e ai numerosi rappresentanti del governo presenti), sottolineando che «non basta la semplice proclamazione di valori, impegni e mete, ma serve il lavoro quotidiano sulle condizioni concrete perché i valori che tutti proclamano siano resi concreti sulla rete delle famiglie». Al contrario, capita oggi che «nelle difficoltà la famiglia è spesso lasciata sola», ha ammonito l’Arcivescovo, aggiungendo l’auspicio di un’alleanza di diversi enti in funzione della famiglia.Congedandosi dalla conferenza per recarsi all’Assemblea generale della Cei ad Assisi, il cardinale Tettamanzi ha ricordato il prossimo Incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Milano e ha aggiunto che i temi della tutela della famiglia sono stati posti in rilievo anche nel documento elaborato dai vescovi italiani per il prossimo decennio. In particolare la necessità «di porre al centro» la famiglia e di aiutarla nelle dificoltà, negli sforzi «che gravano soprattutto sulle donne». «I diritti delle famiglie deboli – ha concluso tra gli applausi l’Arcivescovo di Milano – non sono diritti deboli, tutt’altro, e in questo tutt’altro è contenuto lo sforzo che deve compiere questa conferenza». – – Photogallery