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Storia e geografia del voto

A meno di due settimane dalle elezioni, passiamo in rassegna tutti gli schieramenti che presentano un candidato premier, ripercorrendo in estrema sintesi la loro origine

5 Giugno 2008

01/04/2008

di Andrea GIACOMETTI

Nonostante lo sforzo bipartisan di semplificarlo, il panorama politico resta ancora ricco di presenze e di candidati che si confronteranno alle elezioni del 13 e 14 aprile. Con la nascita del Partito Democratico e del Popolo della Libertà, la corsa verso le elezioni ha subìto una brusca accelerazione.

Le primarie democratiche dell’ottobre scorso hanno incoronato segretario Walter Veltroni (e Dario Franceschini come suo vice), grazie al 75% dei consensi ricevuti da militanti e sostenitori. Un partito nuovo generato dalle due principali anime del centrosinistra, una volta deciso l’autoscioglimento: Democratici di sinistra e Margherita.

Il nuovo Pd si presenta alle elezioni con Veltroni candidato presidente in coalizione con l’Italia dei Valori, il partito di Di Pietro. Alcuni esponenti del Partito radicale sono nelle liste di Veltroni, mentre il Partito Socialista, con Enrico Boselli candidato premier, resta fuori e punta sulla corsa solitaria.

Un mese dopo la nascita del Pd, con una mossa a sorpresa, il Cavaliere ha risposto alla sfida. A Milano, in piazza San Babila, presso un gazebo di Forza Italia, Silvio Berlusconi ha annunciato: «Oggi nasce ufficialmente il Partito del popolo italiano della libertà». Candidato premier lo stesso Cavaliere, nella nuova formazione politica sono entrate le due forze principali del centrodestra, Forza Italia e Alleanza Nazionale.

Alle elezioni il Pdl si coalizza al Nord con la Lega Nord e al Sud con il Movimento per l’autonomia. Divorzio dalla nuova formazione politica, invece, dell’Udc, che schiera Pier Ferdinando Casini come proprio candidato premier. A sostenere Casini anche il movimento della Rosa Bianca fondato dall’ex segretario Cisl Pezzotta e rinforzato dagli ex Udc Tabacci e Baccini.

Frastagliata l’area politica che si estende a sinistra del Pd e a destra del Pdl. A sinistra di Veltroni si schiera La Sinistra l’Arcobaleno, che punta sull’attuale presidente della Camera Fausto Bertinotti come premier, e vede insieme Pdci, Rifondazione e Verdi. Nella stessa area si collocano il Partito comunista dei lavoratori (candidato Marco Ferrando) e Sinistra Critica (candidata la giovane precaria Flavia D’Angeli).

A destra del Pdl, si schierano invece La Destra di Francesco Storace, che presenta come candidata Daniela Santanché, sostenuta anche dalla Fiamma Tricolore, mentre Azione Sociale della Mussolini sceglie di sostenere il Pdl berlusconiano. Corsa solitaria, infine, per il movimento della destra radicale Forza Nuova, che candida il proprio segretario Roberto Fiore.