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Quando è la gente “comune” ad aver bisogno di mangiare

A Lecco sono tante le persone in crisi che si rivolgono alla Caritas

18 Dicembre 2008

19/12/2008

di Marcello VILLANI

«Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare» (Mt 25,31-46). Un invito, quello contenuto nel Vangelo, che la Caritas zonale lecchese raccoglie ogni giorno alle 12, in via San Nicolò, sede della sua mensa a due passi dal campanile di Lecco (uno dei più alti d’Italia). Una mensa che ogni anno dà conforto a centinaia di persone. Nel 2007 erano stati 5.247 i pasti distribuiti e nei primi 10 mesi del 2008 sono stati 4.351 (ma bisogna contare che all’appello mancano anche le quasi tre settimane di stop per lavori di ristrutturazione a settembre). Un trend in crescita costante negli anni.

Non sono gli extracomunitari i maggiori utenti della mensa Caritas. Sono italiani. Per il 22,78% (123 cittadini sui 540 che nel 2007 avevano avuto accesso alla mensa ritornandovi, ciascuno, per più volte nell’arco dell’anno) erano nostri connazionali. Nei primi 10 mesi del 2008 la percentuale degli italiani è scesa al 20,49%, ma i numeri assoluti sono aumentati: s ono stati 23 in più gli italiani che si sono rivolti a questo servizio (146 cittadini su 716 totali) rispetto al 2007.

La nazionalità più numerosa dopo la nostra nel 2007 era costituita dai rumeni (15,93%), dai cittadini del Burkina Faso (13,89%) e dai marocchini (11,11%). Nel 2008 sono stati gli africani del Burkina Faso la seconda etnia più numerosa con il 16,34%, seguiti dai rumeni (14,39%) e dai marocchini (10,20%).

Più della metà degli utenti (il 50,37%) erano senza fissa dimora. A dimostrazione che nel 2008 a questo servizio non si sono rivolti solo i clochard, ma anche gente comune, che vive a Lecco, l’aliquota dei senza fissa dimora è scesa dello 0,37% attestandosi esattamente al 50%. Ma in valore assoluto sono saliti molto sia i clochard (passati da 270 a 343 dal 2007 ai primi 10 mesi di quest’anno), sia gli utenti con una residenza (da 266 a 343).

Insomma, la crisi si fa sentire. Morde lo stomaco di chi non può permettersi un pasto caldo. I volontari della Caritas cercano di sopperire con la loro umanità, con i mezzi a disposizione, con tanta buona volontà e amore per il prossimo. La mensa, nel periodo natalizio, farà un momento speciale di festa, il 24, alla Vigilia, con tutti i volontari e collaboratori, oltre che con gli ospiti.

Il 25 chiuderà, ma, collegate alle iniziative Caritas, a Lecco ci sono altre due possibilità: quella offerta da Flavio e Antonella Colombo proprietari della trattoria “Lo Scoiattolo” a Ello, che offriranno alle 12.15 un pranzo a cinquanta persone segnalate da parroci, mensa Caritas e associazioni. Un pranzo gratuito comprensivo di trasporto andata e ritorno. Anche la Casa sul Pozzo della Comunità di via Gaggio offrirà un pranzo per anziani e persone sole in collaborazione con Cisl/Anteas. La solidarietà non va in vacanza.