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Territorio

A Cologno Monzese serata su La Pira, uomo di pace

Giovedi 18 aprile incontro promosso dal Granis decanale e dalle Acli cittadine. Intervengono Alberto Mattioli, curatore del volume «Fede, politica e profezia», e Andrea Villa, presidente delle Acli di Milano, Monza e Brianza

10 Aprile 2024
Giorgio La Pira

Giovedì 18 aprile, alle 20.45, nella Sala Sandro Pertini di Villa Casati a Cologno Monzese, è in programma l’incontro «L’eredità di Giorgio La Pira per un mondo in cerca di pace», proposto da Granis (Gruppo animazione sociale) del Decanato di Cologno e Vimodrone e dalle Acli di Cologno Monzese, con il sostegno di Azione Cattolica Ambrosiana e Associazione San Benedetto di Cologno Monzese e il patrocinio della Città di Cologno Monzese. Intervengono Alberto Mattioli, curatore del volume Fede, politica e profezia, e Andrea Villa, presidente delle Acli di Milano, Monza e Brianza (vedi qui il volantino).

Il fine è di contribuire all’avvio di un cammino per la pace e di una politica di pace, alla luce dell’eredità e dell’attualità del pensiero di La Pira, prendendo spunto dal libro curato da Mattioli, conoscitore dell’indimenticabile figura.

La Pira non fu visionario o utopista, ma uomo di grande realismo che seppe fare politica anche a livello internazionale (basti pensare alla tentata mediazione in Vietnam). La sua progettualità politica è stata capace di dare sostanza, anima e corpo a una visione esistenziale per la fraternità dei popoli.

Il mondo è in cerca di pace, occorre porre fine alla distruzione delle città, allo sterminio delle popolazioni nelle guerre in atto. Purtroppo siamo tornati a spendere per le armi quello che il mondo spendeva negli anni Quaranta: lo stiamo facendo in 184 fronti del mondo e non c’è Stato che non sia coinvolto direttamente o indirettamente. Occorre diffondere un forte sentimento di opposizione alla guerra, come fece a suo tempo La Pira.

Papa Francesco è la voce più alta di pace, quando parla della guerra come di un sacrilegio che ci dovrebbe mobilitare tutti, così come in passato si impegnò La Pira, che non parlava di pace in un mondo astratto, in questo somigliando straordinariamente a papa Francesco. Occorrono maestri per l’oggi, uomini capaci di essere ascoltati dai grandi del mondo, come fu capace La Pira, accolto da tutti perché credibile e autorevole. Infatti visse il suo impegno politico in una dimensione internazionale, sempre proteso alla costruzione della pace, e nell’impegno per l’unità di tutta la famiglia umana, da lui considerata come il fine ultimo della storia. Oggi è necessario tenere presente la sua lezione per far prevalere il dialogo e sradicare le ragioni dei conflitti.