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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Curiosità

Frassineto Po, una enclave ambrosiana nel Monferrato

Nella località in Diocesi di Casale, dove si celebra nel rito della nostra Chiesa, sabato 6 luglio l’Arcivescovo ricorderà i 400 anni dalla morte di monsignor Vidoni, oblato e già rettore del Seminario arcivescovile di Milano, che lì fu pastore e mecenate

5 Luglio 2024
La chiesa parrocchiale di Frassineto Po

Frassineto Po è un Comune in provincia di Alessandria, ma la sua parrocchia è una piccola enclave ambrosiana in Piemonte: nel Medio Evo, infatti, la sua pieve era di pertinenza degli Arcivescovi di Milano, che la tennero fino agli inizi del XIX secolo, quando passò a far parte della Diocesi di Casale Monferrato. San Carlo Borromeo vi si recò in visita pastorale almeno due volte: nel marzo 1572 e nel giugno 1582. Il cardinale Federico Borromeo vi giunse nel 1605 e pochi anni più tardi consacrò la nuova chiesa parrocchiale, fatta costruire da monsignor Guglielmo Vidoni, figura storica di riferimento nella zona per la commissione di importanti opere artistiche.

Proprio in occasione delle celebrazioni per il quarto centenario della morte di Vidoni, a Frassineto Po sabato 6 luglio farà la sua visita l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, atteso alle 10 per la solenne celebrazione eucaristica con il Vescovo di Casale Monferrato, monsignor Gianni Sacchi, e il rettore del Seminario arcivescovile, don Enrico Castagna.

Al sacerdote ambrosiano Guglielmo Vidoni, che fu oblato e rettore del Seminario arcivescovile di Milano agli inizi del Seicento, è dedicato un ricco calendario di eventi, organizzato dall’Accademia di Cultura «Bernardino Cervis». Si inizia mercoledì 3 luglio, alle 21, nel Palazzo parrocchiale di Frassineto Po, con il convegno tenuto da monsignor Claudio Magnoli, segretario della Congregazione del Rito ambrosiano, che parlerà delle caratteristiche del Rito ambrosiano e delle diversità con il Rito romano.

Sabato 6 luglio, al termine della Messa, l’Arcivescovo di Milano inaugurerà la mostra di suppellettili ambrosiane, tra le quali emergono quelle incluse nel lascito di monsignor Vidoni. Oggetti di grande valore storico e artistico, come l’ostensorio ambrosiano di inizio Seicento, opera di pregevole oreficeria milanese che riporta nel nodo le immagini di Sant’Ambrogio e San Carlo, i patroni della Diocesi di Milano. Nella mostra saranno presenti anche altri oggetti liturgici milanesi, paramenti sacri e il baldacchino processionale di inizio Seicento.

Nel pomeriggio, a Palazzo Mossi, a partire dalle 15.30, si svolgerà un convegno che prevede tre interventi: «Guglielmo Vidoni, un mecenate per Frassineto Po», con Roberto Girino, storico locale; «Tra i due Borromeo: Milano al tempo di Guglielmo Vidoni», con don Stefano Perego, docente di Storia della Chiesa al Seminario arcivescovile di Milano; «Vidoni, Tibaldi e Peterzano: indagine sulla “Madonna del Rosario”», con Paola Caretta, storica dell’arte, esperta della pittura lombarda e piemontese del Seicento. Al termine, nella chiesa di Sant’Ambrogio, i partecipanti potranno osservare da vicino l’opera commissionata da Vidoni ed eseguita da Pellegrino Tibaldi nel 1581 e terminata da Simone Peterzano, maestro del Caravaggio e allievo di Tiziano.