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Il tema

L’Eucarestia per la vita quotidiana

Prendendo spunto da una riflessione sull'Esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum caritatis di Benedetto XVI, viene proposta una scansione per aiutare a rileggere alcuni ambiti della vita quotidiana a partire dall'Eucaristia

19 Maggio 2011

Alcuni punti fondamentali di questo importante appuntamento per la Chiesa italiana.

 

IL TEMA: EUCARISTIA PER LA VITA QUOTIDIANA

La scelta è stata effettuata a partire da una riflessione sull’Esortazione apostolica post-sinodale  Sacramentum caritatis, nella quale Sua Santità Benedetto XVI avverte la  necessità di insistere  sull’efficacia dell’Eucaristia per la vita quotidiana:  “In quanto coinvolge la realtà umana del  credente nella sua concretezza quotidiana, l’Eucaristia rende possibile, giorno dopo giorno, la  progressiva trasfigurazione dell’uomo chiamato per grazia ad essere ad immagine del Figlio di Dio  (cfr Rm 8,29s). Non c’è nulla di autenticamente umano – pensieri ed affetti, parole ed opere – che  non trovi nel sacramento dell’Eucaristia la forma adeguata per essere vissuto in pienezza.” (n. 71).  Di conseguenza il Papa fa proprio il proposito dei Padri sinodali: “I fedeli cristiani hanno bisogno  di una più profonda comprensione delle relazioni tra l’Eucaristia e la vita quotidiana.” (n 77).   Da queste affermazioni è scaturito il tema della settimana celebrativa del Congresso che proporrà  una scansione per aiutare a rileggere, a partire dall’Eucaristia, alcuni ambiti di vita quotidiana. Per  rintracciare questi ambiti è sembrata ovvia l’esigenza di non dimenticare il Congresso ecclesiale di  Verona del 2006, che già aveva identificato alcuni  ambiti di vita dove il cristiano è chiamato a  testimoniare il Signore e il suo Vangelo, proprio perché in queste particolari situazioni di vita si  sperimenta una “distanza culturale” tra la fede cristiana e la mentalità contemporanea: affettività,  fragilità, lavoro e festa, tradizione, cittadinanza. Nell’impostazione della riflessione il Comitato  sottolinea innanzitutto che “vita quotidiana” non significa “vita banale”, bensì la vita nella sua  concretezza e profondità, che deve essere rispettata e amata; in secondo luogo afferma nuovamente  la scelta della Chiesa Italiana di coltivare la caratteristica “popolare” del cristianesimo in Italia, dove “popolarità” non significa scelta di basso profilo ma scelta di fede che si fa presente sul  territorio al fine di rianimare la vita quotidiana delle persone, di essere attenta alla vita della città,  pronta a orientare le forme culturali della coscienza civile.  E’ importante, inoltre, rilevare come il Congresso Eucaristico, pur nella sua specificità, si configuri  come un evento ecclesiale strettamente inserito nel cammino della Chiesa italiana. Il contesto del  dopo convegno di Verona dovrà aiutare  “i testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo” a  ripensare cosa significhi Gesù Parola e Pane di vita nell’azione pastorale tutt’ora articolata nei tria  munera: annuncio, celebrazione, comunione/carità. Tale articolazione, efficace per documentare la  missione ecclesiale a partire dai doni dall’alto, non sembra però ben evidenziare una pastorale  missionaria della Chiesa attenta ai destinatari nei diversi contesti di vita e quindi protesa a dare  forma cristiana alla vita quotidiana. L’intento non è quello di sostituire uno schema antropologico  ad uno ecclesiologico, bensì quello di rendere più efficace il compito di pensare una pastorale per  l’uomo e con l’uomo dentro la trama delle relazioni quotidiane. Un importante segno in questo 
senso viene dal Documento preparatorio della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani tenutasi a  Reggio Calabria dal 14 al 18 ottobre u.s., che, nel cap. V su “Eucaristia e città”, lega strettamente questo evento con il Congresso Eucaristico affermando che i due appuntamenti ecclesiali  “si  richiamano l’un l’altro e insieme riprendono concretamente il Congresso Ecclesiale di Verona, nel  riferimento agli ambiti di vita proposti come luoghi in cui portare la speranza che viene dal  Signore risorto e dall’incontro con lui nella celebrazione eucaristica domenicale”.

L’ICONA: “SIGNORE DA CHI ANDREMO?” – IL CAPITOLO VI DI GIOVANNI

L’icona biblica prescelta, tratta dal capitolo 6 del Vangelo di Giovanni, costituisce un autentico faro  in grado d’illuminare il cammino di fede personale e di guidarlo all’incontro con il Signore fino ad  una piena appropriazione dell’Eucarestia. Questa multiforme ricchezza del Mistero eucaristico è  stata sottolineata da Benedetto XVI nella sua esortazione apostolica Sacramentum Caritatis, là dove  il Papa introduce le tre parti del documento proprio con riferimenti al medesimo testo giovanneo.   “Signore da chi andremo?” è la domanda che l’apostolo Pietro rivolge a Gesù a conclusione del  discorso sul pane di vita; è anche la domanda che dopo 2000 anni ritorna come questione centrale  della vita del cristiano oggi, che, di fronte alle mille sollecitazioni, ha bisogno di riscoprire in Gesù  di Nazareth l’unica via da percorrere, l’unico pane che sfama il desiderio di dare uno stile e un 
orientamento alla propria vita, l’unico pane che da la forza di testimoniare quanto sia bello essere  cristiani. 

LA DIMENSIONE ECCLESIALE E TERRITORIALE DEL CONGRESSO

Una novità di questo Congresso Eucaristico è costituita è la distribuzione delle sedi celebrative;  infatti, verranno coinvolte tutte le Diocesi della Metropolia di Ancona: Ancona-Osimo, Fabriano,  Jesi, Loreto, Senigallia, nelle quali verranno distribuite le diverse tematiche e le varie giornate  celebrative. L’intento è quello innanzitutto ecclesiale di coinvolgere il popolo di Dio e le chiese  locali dell’intera Metropolia; poi quello di coinvolgere ulteriormente la vita quotidiana facendo sì  che le varie tematiche siano trattate o celebrate laddove sono particolarmente vissute o sentite: ad  esempio a Loreto si celebrerà la giornata dedicata  ai malati; a Fabriano la giornata dedicata al  lavoro, ecc. 

LA STRUTTURA DELLA SETTIMANA CONGRESSUALE

La progettazione della struttura della settimana congressuale è ancora in corso, ma a grandi linee si  può anticipare che ogni giorno sarà dedicato all’approfondimento di ognuno degli ambiti di Verona  nei quali incarnare nel quotidiano il mistero eucaristico. Poi ci sarà la conclusione sabato 10 settembre con  la grande veglia eucaristica e domenica 11  settembre con la solenne S.Messa, avvenimenti ai quali forse sarà presente il Santo Padre.  La partecipazione sarà quindi possibile per tutta la settimana, oppure alla singola giornata alla quale  si può essere interessati per via del tema particolare, oppure alle celebrazioni conclusive con il  Papa. Appena possibile l’ufficio diocesano della pastorale turistica darà le opportune informazioni 
per favorire la partecipazione delle Parrocchie, delle aggregazioni laicali o dei gruppi ecclesiali  interessati all’evento. 

INFORMAZIONI

Sono disponibili sul sito nazionale predisposto per l’occasione:  www.congressoeucaristico.it. A  livello diocesano, appena possibile, inseriremo nel portale  www.chiesadimilano.it alcune  informazioni e indicazioni per organizzare la preghiera e la preparazione al Congresso nelle  Parrocchie