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Famiglia e lavoro

Trasparenza

Capire dove viene investito il denaro

di Alessandra VISCOVI Direttore generale Etica Sgr

8 Aprile 2009

Nel passato, quante volte ci siamo posti domande e interrogativi sulla trasparenza bancaria? Quante volte ci siamo persi nel ginepraio di condizioni spesso di difficile comprensione? Anche nel mondo della finanza etica, il tema della trasparenza è stato approfondito sotto diversi aspetti. Sono state scritte, a questo proposito, anche linee-guida che hanno carattere comunitario: sono le linee guida sulla trasparenza dei fondi socialmente responsabili promosse da Eurosif, il Forum europeo sull’investimento socialmente responsabile. Basate sulle migliori pratiche correnti, le linee-guida hanno lo scopo di rendere i fondi etici più trasparenti nei confronti dei risparmiatori. La loro elaborazione – aspetto non irrilevante nel processo di definizione delle stesse – è stata sviluppata attraverso un confronto partecipato che ha visto coinvolti, oltre alle società di gestione, i rappresentanti di associazioni ambientaliste, di tutela dei consumatori, di sindacati, di agenzie di consulenza e di ricerca e di università di cinque diversi Paesi europei.

Conoscere e comprendere, per selezionare

Etica Sgr è stata la prima società di gestione italiana a sperimentare queste linee guida. Trasparenza, per una società di gestione del risparmio, significa conoscere fino in fondo i meccanismi di selezione dei titoli e comprendere dove vengono investite le somme raccolte. Non sono certo semplici le analisi da condurre sulle aziende da escludere dai fondi. Per fare ciò, Etica si avvale della collaborazione di Eiris, società di consulenza fondata nel 1983 e specializzata nell’analisi sulla responsabilità sociale delle imprese e degli Stati. Eiris ha sede a Londra ed è nata su iniziativa delle Chiese metodista e riformata e di una serie di Charities (istituzioni non-profit). Il gruppo di ricerca di Eiris è composto da 20 ricercatori che studiano i dati forniti dalle imprese e da circa 70 Organizzazioni non governative qualificate, tra le quali Amnesty international, Greenpeace, Transparency international, Action Aid, Christian Aid.
Dai dati che fornisce Eiris, Etica è così in grado di applicare i criteri di esclusione dai fondi, per esempio delle società che producono armi o parti di armamenti o che effettuano test sugli animali per la produzione di cosmetici o loro componenti, o ancora che producono tabacco; raccolgono, trasformano, commercializzano legname proveniente da foreste protette, commercializzano pellicce. O di escludere dagli stessi fondi quegli Stati che applicano la pena di morte e che sono coinvolti in gravi violazioni delle libertà politiche e dei diritti civili.
Una curiosità: attualmente gli Stati che hanno passato l’esame di Etica Sgr e possono entrare nella parte obbligazionaria dei fondi valori responsabili sono solo 12: Austria, Danimarca, Svezia, Norvegia, Germania, Finlandia, Olanda, Francia, Nuova Zelanda, Portogallo, Australia, Slovenia. Manca l’Italia. Perché sul piano etica e della responsabilità sociale, il nostro Paese, ha ancora molto da imparare.
www.eticasgr.it