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Dal 17 marzo

La parrocchia comunica, un corso sui social media

Nel primo incontro si sono confrontati Enrico Mentana e monsignor Paolo Martinelli. Tra i relatori previsti in Cattolica l’Arcivescovo, che il 5 maggio interverrà sull’educazione a una corretta fruizione, innanzitutto da parte delle nuove generazioni. Iscrizioni on line

5 Maggio 2018

«Ascoltare (con) i social media: testa, cuore o pancia?» è il tema su cui, sabato 17 marzo, all’Università Cattolica del Sacro Cuore (largo Gemelli 1, Milano), dalle 9.15 alle 13, si confronteranno monsignor Paolo Martinelli, vescovo ausiliare di Milano, Enrico Mentana, giornalista e direttore del Tg La7, e Alessandro Chessa, esperto di big data e assistant professor all’Imt Scuola Alti Studi a Lucca.

Questo incontro, riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti (dà diritto a crediti formativi) e organizzato in collaborazione con l’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana), apre il corso di formazione su «La parrocchia comunica con i social media», rivolto a tutti gli operatori della comunicazione delle parrocchie della Diocesi, o aspiranti tali. Sono in programma sei incontri il sabato (17 e 24 marzo, 7 e 14 aprile, 5 e 12 maggio, sempre dalle 9.15 alle 13) in Cattolica. Tra i relatori l’Arcivescovo di Milano, che interverrà il 5 maggio su «Social media e video: l’impatto sulle nuove generazioni e l’educazione a una corretta fruizione».

È questo il quarto anno del corso di formazione che l’Ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi di Milano realizza – in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Centro ambrosiano di documentazione e studi religiosi – per costituire in ogni comunità la figura del Responsabile della comunicazione parrocchiale, con il compito di pensare e coordinare le varie dimensioni della comunicazione dentro le comunità cristiane locali: curare strumenti quali il notiziario, il sito e i social coordinando gli altri volontari; tenere i contatti con i media locali del territorio; gestire le «crisi» di comunicazione; promuovere la diffusione della stampa e dei media cattolici diocesani e nazionali. È un servizio su mandato del parroco e del Consiglio pastorale parrocchiale, che diventa un ambito di impegno volontario, in cui mettere in gioco la passione e la competenza maturata sul campo e nelle iniziative diocesane di formazione.

L’edizione 2018 del corso è appunto parte di un ampio percorso formativo, iniziato nel 2015 e che ha toccato diversi ambiti della comunicazione, quali, per esempio, l’organizzazione della comunicazione e il piano di comunicazione parrocchiali, la progettazione della comunicazione di un evento, la gestione delle «crisi». Il corso 2018 vuole ora esplorare in profondità i mutamenti e le dinamiche comunicative messe in moto dall’avvento dei social media da più punti di vista: comunicativo, mediale, linguistico, psicologico, relazionale, senza dimenticare le competenze necessarie per un utilizzo efficace. E per capire come e a che condizione i social media quali facebook, twitter, instagram possono essere usati per comunicare la vita della parrocchia a chi abita sul territorio, per ascoltare le persone e dialogare con loro, sia con chi crede, sia con chi non partecipa attivamente alla vita della comunità cristiana. I social sono, infatti, una grande e irrinunciabile opportunità di comunicazione per raggiungere le persone. Occorre però conoscerne la natura, il funzionamento, i limiti, i punti di forza e le trasformazioni che introducono.

Professionisti del settore e accademici si alterneranno per offrire ai corsisti una panoramica completa del tema e analizzare casi-studio e buone pratiche. Grande spazio sarà dato al dialogo con i partecipanti. Il corso si concluderà con una mattinata completamente dedicata alle esercitazioni in gruppi.

Come partecipare e ottenere i crediti

È ancora possibile iscriversi telefonando al numero 02/8556240 oppure  scrivendo a comunicazione@diocesi.milano.it (lun-ven 9-17). La quota di partecipazione è di 40 euro. Per il primo incontro del 17 marzo, le modalità per ottenere i crediti formativi, riconosciuti dall’Ordine dei giornalisti, verranno fornite agli interessati richiedenti dopo l’iscrizione al corso.

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