Maria Goretti nacque a Corinaldo, nelle Marche, il 16 ottobre 1890, terzogenita di sei figli di una famiglia di contadini, emigrata poi nel Lazio, nelle Paludi Pontine, a mezzadria, per la scarsità di lavoro in paese. Qui, nel paese di Ferriere di Conca, la famiglia Goretti lavorava e viveva assieme alla famiglia Serenelli. Nel 1990 morì il padre, colpito dalla malaria, e Maria a dieci anni dovette sostituire in casa la mamma, costretta a lavorare nei campi. Maria aveva assorbito dalla famiglia una religiosità semplice e profonda: tutte le sere in casa si recitava il rosario. Aveva inoltre ottenuto di fare la prima comunione a otto anni invece che dopo i dodici secondo le usanze del tempo, e d’estate, quando la vicina chiesa era chiusa, faceva diversi chilometri di strada per recarsi a messa a Campomorto. Alessandro Serenelli, il diciottenne vicino di casa, si era invaghito di Maria, che non faceva nulla per attirare i suoi sguardi. Il pomeriggio del 5 luglio 1902 le due famiglie stavano sbaccellando le fave secche sull’aia, e Maria si trovava sola in casa a rammendare. Con una scusa Alessandro lasciò il lavoro, e presa Maria l’attirò in cucina; poiché la ragazza cercava di liberarsi dalla stretta e di fuggire, la trafisse a morte con un punteruolo. Trasportata all’ospedale di Nettuno, vi morì il giorno dopo. Papa Pio XII il 24 maggio 1950 celebrava la sua canonizzazione. Maria Goretti è compatrona delle diocesi di Latina e di Nettuno.
Il santo del giorno
Mercoledi, Settimana della III domenica dopo Pentecoste
Santa Maria Goretti, martire