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Africa

L’Arcivescovo in viaggio missionario in Zambia

Dal 25 dicembre al 5 gennaio monsignor Delpini sarà nel Paese che da oltre 60 anni accoglie i fidei donum ambrosiani. Incontrerà loro, i Vescovi locali e visiterà diverse realtà, tra cui il Mtendere Mission Hospital di Chirundu

di Lorenzo GARBARINO

19 Dicembre 2025
L'Ospedale di Chirundu

Gli impegni dell’anno non sono ancora terminati per l’Arcivescovo di Milano. Subito dopo le celebrazioni del Natale, monsignor Mario Delpini si è ritagliato lo spazio per un ultimo appuntamento nella sua agenda: la visita ai fidei donum ambrosiani operanti in Zambia, dal 25 dicembre al 5 gennaio.

Le visite ai sacerdoti diocesani in missione in tutto il mondo sono diventate nel tempo una costante dei viaggi dell’Arcivescovo. Spesso, durante le festività, monsignor Delpini approfitta dei giorni a disposizione per organizzare questi viaggi, essenziali per migliorare le collaborazioni con le diocesi presso cui i missionari ambrosiani svolgono il loro servizio. Con l’Arcivescovo e don Maurizio Zago, responsabile della Pastorale missionaria diocesana, questa volta viaggerà anche don Francesco Airoldi che, dopo 16 anni da fidei donum in Zambia, oggi è delegato arcivescovile per il clero proveniente dalle diocesi estere: «Monsignor Delpini è sempre parte attiva dell’organizzazione, in particolare nella costanza – spiega -: si cerca sempre di impostare le visite in modo tale che, nell’arco di due o tre anni, si  possa tornare a fare visita a tutte le comunità».

La delegazione ambrosiana partirà alla volta del Paese nella parte meridionale dell’Africa già la sera del 25 dicembre. Dopo l’arrivo a Lusaka, la capitale, l’Arcivescovo farà tappa alla Nunziatura apostolica, dove è previsto un incontro con il Nunzio. Solo allora inizierà davvero il percorso nelle comunità dove operano i fidei donum ambrosiani: la prima visita sarà nella parrocchia di Itezhi-Tezhi, dove don Michele Cognola affianca un sacerdote zambiano. Da qui monsignor Delpini rientrerà a Lusaka, per poi ripartire alla volta della piccola comunità rurale di  Mazabuka, dove fin dal 2018 sono presenti don Roberto Piazza e don Stefano Conti.

Il viaggio proseguirà poi verso Monze, dove è previsto l’incontro con il Vescovo locale e la visita alla Cattedrale, inaugurata due anni fa anche grazie al contributo della Diocesi di Milano. Qui, il 1° gennaio, l’Arcivescovo presiederà la celebrazione eucaristica nella Giornata mondiale della Pace.

Nel nuovo anno la delegazione ambrosiana proseguirà il suo viaggio verso il confine con lo Zimbabwe, dove si trova il Mtendere Mission Hospital di Chirundu, che rappresenta al meglio il contributo della Diocesi di Milano nei suoi sessant’anni di presenza in Zambia. Da un piccolo ambulatorio locale, oggi, grazie al sostegno ambrosiano l’ospedale è una struttura da 140 posti letto e oltre 250 persone impiegate, tra personale assunto direttamente e operatori sanitari inviati dal governo zambiano. Fin dall’inizio è stato concepito per poter progressivamente operare in piena autonomia. «Il nostro obiettivo – spiega comunque don Airoldi – è capire come proseguire questo rapporto dopo il 2027, quando è prevista l’interruzione dei sostegni della diocesi. L’ospedale è un elemento essenziale per il bene della popolazione locale, ed è in corso una riflessione su come continuare a collaborare anche oltre la scadenza formale del contributo, magari con nuove modalità di supporto».

L’ultima destinazione del viaggio sarà la parrocchia di St. Hyacint Turn Pike, dove opera don Camillo Galafassi, prima del rientro finale a Lusaka e del ritorno in Italia. L’ultima volta che monsignor Delpini si era recato in Zambia era il 2019: da allora il Paese ha attraversato alcune calamità, come la dura siccità che nel 2024 provocò la perdita del raccolto, e di conseguenza un innalzamento dei prezzi dei beni di prima necessità. A questa emergenza, la diocesi di Milano aveva risposto presentando un progetto di aiuti alimentari. «Quest’anno le piogge sono iniziate già nel mese di novembre e questo fa sperare in un raccolto buono e abbondante – spiega don Airoldi -. Ma il quadro politico e locale resta comunque complesso. Il governo esce infatti da questo periodo di crisi economica legata, e nel 2026 sono previste le prossime elezioni presidenziali».