La celebrazione della Cresima è una festa. È con questa immagine semplice e potente che l’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, apre Dove vuoi che prepariamo? Lettera ai ragazzi della cresima pubblicata dal Centro Ambrosiano (32 pagine, 2 euro). Preparare una festa non è un gesto qualsiasi: significa predisporre uno spazio di gioia, di comunione e di servizio. È un invito a mettersi in gioco, a rendersi attenti agli altri, a compiere gesti che diventano doni.

Il senso della tavola: festa, dono, responsabilità
La Lettera sviluppa una metafora profondamente evangelica: attorno alla tavola Gesù ha compiuto il gesto che ha dato origine all’Eucaristia, il pane di vita che è Lui stesso. Preparare la tavola, suggerisce l’Arcivescovo, diventa allora un esercizio spirituale, un modo concreto per imparare a fare, ma anche a lasciarsi condurre. Significa riconoscere i segni dello Spirito, accogliere i suoi doni, diventare testimoni credibili nella vita quotidiana.
L’invito ai cresimandi è chiaro: vivere la Cresima come un momento per incontrarsi, conoscersi, aiutarsi. Una festa che chiede a ciascuno di assumere l’atteggiamento di chi serve, come Gesù che «non è venuto per essere servito, ma per servire». Un percorso che coinvolge i ragazzi, ma anche famiglie, catechisti ed educatori.
Il volumetto propone spunti di riflessione, brevi meditazioni e suggerimenti per vivere il sacramento come un passaggio di crescita e consapevolezza. È un dono ideale per tutti i ragazzi dell’Iniziazione cristiana, utile sia per la preparazione sia per una lettura personale e meditativa.

I 100 Giorni Cresimandi verso San Siro
Accanto alla Lettera, la Fondazione Oratori Milanesi propone Alla tavola della festa. 100 giorni Cresimandi 2026 (Centro Ambrosiano, 44 pagine, 7 euro), il sussidio che guiderà il cammino verso il grande incontro diocesano dei ragazzi allo Stadio Meazza, fissato per il 29 marzo, Domenica delle Palme.
Tre tappe per un cammino unitario
Il percorso dei 100 Giorni, integrato nel quarto anno dell’Iniziazione cristiana, è articolato in tre momenti principali:
- Accogliere l’invito dell’Arcivescovo a preparare la tavola della festa: un gesto simbolico che introduce alla responsabilità personale e comunitaria.
- Scoprire i nove elementi che rendono unica la festa della cresima, attraverso attività esperienziali, giochi, approfondimenti e preghiere modulabili a seconda delle esigenze dei singoli gruppi.
- Assumere un piccolo impegno di responsabilità, come mandato finale dopo l’incontro con il Vescovo a San Siro, per rielaborare il percorso vissuto e proiettarlo nella vita del gruppo preadolescenti.
Un cammino che non aggiunge peso ai ragazzi, ma li coinvolge con entusiasmo, attraverso linguaggi accessibili e modalità operative che parlano alla loro età. L’obiettivo è semplice e ambizioso allo stesso tempo: far percepire ai cresimandi di essere parte di una Chiesa viva, accogliente, piena di speranza.
Preparare la tavola, preparare il cuore, prepararsi a ricevere il dono dello Spirito: il cammino dei Cresimandi 2026 si apre come un invito a vivere la fede con gusto, responsabilità e gratitudine. Una festa che inizia molto prima della celebrazione, e che continua nella vita quotidiana.





