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Sirio 8 - 14 dicembre 2025
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Castel Gandolfo

Il Papa sull’attacco di Israele contro Hamas in Qatar: «Situazione molto grave»

Sul bombardamento a Doha: «Non sappiamo dove vanno le cose. Dobbiamo pregare tanto e continuare a lavorare e insistere sulla pace». Le preoccupazioni per le sorti della parrocchia di Gaza fugate dalla risposta del parroco: «Stiamo bene»

10 Settembre 2025
Papa Leone XIV (foto Vatican News)

Da Vatican News

Parla di «notizie veramente gravi», papa Leone XIV, in riferimento al bombardamento di Israele a Doha, in Qatar, contro alcuni leader di Hamas. Nell’attacco sono stati colpiti diversi edifici residenziali nella capitale. Il Pontefice è stato interpellato dai media fuori da Villa Barberini, la residenza di Castel Gandolfo, dove ha deciso di trascorrere meno di una giornata da ieri sera fino a oggi pomeriggio.

Pregare tanto e lavorare per la pace

Fermatosi per alcuni istanti con i cronisti di fronte al portone, mentre una lunga fila di persone applaudiva e gridava il suo nome, Leone XIV, in risposta alle domande di Rai News, ha espresso la sua preoccupazione per quanto accade in Medio Oriente: «Tutta la situazione è veramente grave – ha detto -. Non sappiamo dove vanno le cose, sempre grave, dobbiamo pregare tanto e continuare a lavorare, cercare, insistere sulla pace».

Ordine di evacuazione a Gaza

Quanto all’ordine immediato di evacuazione da parte di Israele ai residenti di Gaza City in vista di un’escalation delle operazioni militari, il Papa ha spiegato di aver provato a contattare il parroco della Sacra Famiglia, padre Gabriel Romanelli. «Ho cercato di chiamare adesso il parroco, non ho notizie – ha detto -. Stavano bene certamente, però dopo questo nuovo ordine non sono sicuro».

Romanelli: «Stiamo bene»

In serata, attraverso i social della parrocchia, la risposta di padre Gabriel Romanelli: «Oggi papa Leone XIV ha comunicato con noi. Mi ha chiesto come stavamo e com’era la situazione. Ci ha impartito la sua benedizione e ha pregato per noi e per la pace. L’ho ringraziato per la sua vicinanza, perché è sempre al corrente della nostra missione, e l’ho ringraziato per tutto quello che fa per la pace a Gaza e per la fine di questa guerra. Stavamo celebrando la Messa, non sono riuscito a rispondergli prima. Continuiamo a pregare per la pace, per il Papa e per tutti coloro che soffrono. Noi stiamo bene, grazie a Dio».