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Acutis, da beato a santo

Sirio 8 - 14 dicembre 2025
Radio Marconi cultura
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Testimonianze

Acutis, esempio anche di virtù civica

Alla canonizzazione erano presenti i Sindaci di Arosio e Carugo, nel cui territorio si trova una Comunità pastorale a lui dedicata: entrambi concordano nel pensare al nuovo Santo come a un protettore e a un esempio anche per i giovani delle loro città

di Emilia FLOCCHINI

8 Settembre 2025
Il gruppo di fedeli di Arosio e Carugo in Piazza San Pietro (foto Mario Bestetti)

Due tra i pellegrini ambrosiani alla canonizzazione di Carlo Acutis e di Pier Giorgio Frassati, oltre alla sciarpa che caratterizzava quanti sono arrivati a Roma dai territori della Diocesi, indossavano la fascia tricolore dei sindaci. Si trattava di Alessandra Pozzoli e di Paolo Molteni, sindaci rispettivamente di Arosio e Carugo: nel territorio di questi due Comuni, situati in provincia di Como e in diocesi di Milano, si trova una Comunità pastorale intitolata appunto al nuovo San Carlo, comprendente le parrocchie di San Bartolomeo Apostolo in Carugo e dei Santi Nazaro e Celso Martiri in Arosio. Una rappresentanza dei fedeli era presente anch’essa in San Pietro.

«Carlo ci è stato fatto conoscere dal nostro parroco, don Paolo Baruffini, in più occasioni – spiega appunto Pozzoli –, e anche i giovani hanno avuto modo di informarsi su di lui. Quindi siamo qui per rendergli omaggio, perché è un grande dono averlo come patrono della nostra Comunità». Dono, ma anche fierezza, per usare un termine caro all’arcivescovo Delpini, perché quella di Arosio e Carugo è tra le prime Comunità pastorali in diocesi a lui dedicate (l’altra è a Cologno Monzese). Per questo l’emozione era grande anche da parte di Molteni: «Non mi aspettavo tante persone, soprattutto tanti giovani, per questa occasione».

Nonostante non sia mai passato per nessuna delle due località, Acutis è sentito ugualmente come “di casa” lì: «Lo sentiamo vicino proprio per la sua semplicità e speriamo soprattutto che possa essere un modello per i nostri giovani – sostiene Pozzoli -. Come diceva il Santo Padre durante l’omelia, la santità è per tutti, e Carlo è un modello eccellente di santità».

Nella sua vita, lui non ha avuto il tempo di essere un membro con diritto di voto nella società, ma è stato ugualmente capace d’intuire, per esempio, l’importanza del volontariato. Anche in questo è un esempio, secondo Molteni: «Vedendo la partecipazione odierna, devo dire che è già un segno evidente di come abbia fatto presa sulla gioventù, quindi l’augurio è che si venga a conoscere sempre più l’operato di questo ragazzo e che tanti giovani ne prendano esempio».

Proprio l’esempio è il modo con cui le autorità dei due Comuni cercano d’incidere sulla cittadinanza giovanile, secondo Pozzoli: «I giovani hanno problemi di concretezza e di vedere come noi adulti ci comportiamo. Se sappiamo essere autentici volontari, cioè se spendiamo con gioia il nostro tempo, loro sapranno trarre sicuramente un esempio. E questa è la testimonianza più bella».