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Il nuovo Papa è Leone XIV

Sirio 8 - 14 dicembre 2025
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Brianza

Prevost a Cassago, «umile, gentile, affabile»

Nel 2006 l'allora Priore agostiniano partecipò a un evento nella località brianzola in cui Agostino soggiornò prima del battesimo. Il ricordo del Presidente dell’Associazione promotrice

di Barbara GARAVAGLIA

9 Maggio 2025
Il priore Prevost a Cassago Brianza

Tra gli oltre 400 giovani agostiniani giunti a Cassago Brianza (provincia di Lecco e diocesi di Milano), per celebrare il 750° anniversario della fondazione dell’ordine agostiniano, il 3 agosto 2006, c’era anche l’allora Priore generale dell’ordine, padre Robert Prevost, che tutta la Chiesa saluta ora con il nome di papa Leone XIV.

La località della Brianza – che ospitò Sant’Agostino mentre stava compiendo un percorso di preparazione al battesimo, che ricevette da Sant’Ambrogio – mantiene un vivo ricordo di quel meeting e di quel Priore generale, umile e dallo sguardo gentile. Nel 1967 qui è nata l’associazione Sant’Agostino aps, che in questi decenni ha realizzato diverse pubblicazioni, sia sul Santo vescovo di Ippona, sia sulla storia locale. Ogni anno organizza una Settimana agostiniana, promuove appuntamenti spirituali e diffonde nel territorio la conoscenza del soggiorno di Agostino. Con il Comune ha creato un’area storico-archeologica con reperti di età romana.

Un momento dell’evento

Il presidente dell’associazione Luigi Beretta ricorda quella visita che animò la comunità. «Ero presente – racconta -. L’incontro nacque perché si stavano svolgendo alcune manifestazioni a carattere agostiniano, in occasione del centenario dell’ordine. Pavia, centro di queste iniziative, con il Priore di allora organizzò una tre giorni internazionale con tutti i giovani che ruotavano intorno alla spiritualità agostiniana. Una di queste giornate fu dedicata a Cassago, luogo in cui Agostino si ritirò prima di essere battezzato, ospite dell’amico Verecondo. Costituisce un luogo chiave nella vita di Agostino, anche perché qui scrisse le sue prime opere. Giunsero centinaia di giovani. Ed era una giornata dal meteo inclemente».

Che ricordo ha di quel giorno?
Il maltempo di quel 3 agosto ebbe un risvolto positivo. Fu quasi un segno, perché la pioggia costrinse a recarsi tutti insieme nella chiesa per una celebrazione comunitaria. Con le persone del paese andammo in oratorio, dove i giovani partecipanti al meeting si fermarono per il pranzo e padre Prevost rimase con loro, sino alla fine. Il ricordo è di una persona affabile, gentile, alla mano, umile che si confondeva con gli altri.

La firma sul libro degli ospiti

Secondo lei l’essere agostiniano cosa porterà al papato di Leone XIV?
Sicuramente i valori di Agostino. Già il discorso sulla pace è indicativo, perché rappresenta il cuore del messaggio agostiniano, cioè «ama e fa quello che vuoi», e amare significa essere in pace con tutti. L’accenno al pellegrinaggio sulla terra è tipicamente agostiniano e deve accomunarci tutti nel corso della vita, indirizzandoci verso l’incontro con Dio.

Avete già pensato, come associazione, a un gesto per papa Leone?
In un incontro in parrocchia abbiamo accennato al fatto che potremmo intitolargli l’aula in cui il futuro Papa stette, mangiò e firmò il libro degli ospiti. Vedremo che cosa fare per ricordare la sua presenza. Come parrocchia, a settembre, andremo in pellegrinaggio giubilare a Roma e… speriamo di poterlo incontrare.