Sabato 3 maggio, alle 10, presso l’auditorium della Provincia di Monza e Brianza (via Grigna 13, Monza), è in programma il tradizionale incontro dell’Arcivescovo con sindaci e pubblici amministratori del territorio, promosso come ogni anno dalla Commissione per l’animazione socio-culturale della Zona V. Al centro del confronto, il governo della cosa pubblica, con particolare riferimento alle riflessioni sviluppate da monsignor Delpini nell’ultimo Discorso alla Città per la festa di Sant’Ambrogio (vedi qui).
Rispetto alle ultime edizioni, l’incontro di quest’anno sarà rinnovato. In primo luogo, con il coinvolgimento dei giovani del territorio (tra i 19/20 e i 30/35 anni), che pertanto darà vita a un dialogo a tre, tra i giovani stessi, i sindaci e l’Arcivescovo. Nella prima parte sono previsti gli interventi dei giovani-portavoce e dei Sindaci-portavoce, rispetto a tre temi individuati come prioritari; nella seconda parte interverrà l’Arcivescovo, lasciando poi uno spazio per il dialogo con i tutti i partecipanti.
Nella lettera di invito inviata a sindaci e Presidenti dei Consigli comunali della Zona V, l’Arcivescovo fa riferimento al Giubileo della speranza indetto da papa Francesco come «occasione propizia per un momento, se non di pausa nel nostro “fare”, almeno di riflessione, in cui porci domande veramente essenziali per interpretare e affrontare – limitatamente a quanto è nelle nostre possibilità – la crisi antropologica che travaglia la società attuale». Monsignor Delpini è convinto che solo «uno sguardo contemplativo integrale, capace di abbracciare i diversi aspetti della realtà, sarà in grado di comporre armonicamente la dimensione umana, sociale, politica ed economica del nostro tempo e di indicare una direzione da percorrere insieme».
In questo contesto, secondo l’Arcivescovo, il compito degli amministratori locali «è fondamentale, sebbene spesso risulti arduo: la speranza viene messa continuamente alla prova da un materialismo eccessivo, che rischia di appiattire l’umanità e di privare di significato l’esistenza». «La gente è stanca – sottolinea, con un richiamo al nucleo tematico dell’ultimo Discorso alla Città – perché è stata derubata di quell’”oltre” che dà senso al presente, sostanza al desiderio, valore al futuro». Monsignor Delpini assicura che «la Chiesa ambrosiana non vuole far mancare il proprio sostegno e incoraggiamento, nella prospettiva di una rinnovata alleanza, necessaria a far germogliare e sviluppare i numerosi semi di bene presenti sul territorio e a costruire una società più amica dell’avvenire».


