Storia
Il beato Serafino e Alessandro Manzoni: la fede e l’umiltà che animano «I promessi sposi»

Il beato Serafino e Alessandro Manzoni: la fede e l’umiltà che animano «I promessi sposi»

È la storia di un incontro. Uno era parroco di Chiuso, un piccolo paese alle porte di Lecco, amato da tutti per la sua fede, la sua umiltà, la sua carità. L’altro era il rampollo di una delle famiglie più illustri della zona, destinato a diventare una delle glorie della letteratura italiana grazie a un romanzo immortale: il sacerdote morì nel 1822, in fama di santità, proprio mentre lo scrittore stava lavorando alla prima stesura del suo capolavoro.

di Luca FRIGERIO

Milano
Manzoni e il suo amico Rosmini

Manzoni e il suo amico Rosmini

Il rapporto tra lo scrittore, il filosofo-teologo e Niccolò Tommaseo al centro dell’incontro in programma giovedì 15 giugno alla Sala convegni di Intesa Sanpaolo

Milano
Mattarella commemora Manzoni: «L’uomo viene prima dell’etnia»

Mattarella commemora Manzoni: «L’uomo viene prima dell’etnia»

Il discorso del Presidente della Repubblica alle celebrazioni del 150° anniversario della morte del grande scrittore

Anniversario
Manzoni e «la gran torcia» della letteratura

Manzoni e «la gran torcia» della letteratura

Il 22 maggio 1873 moriva l’autore de «I promessi sposi». Per Paolo Alliata, che ne scrive su «Il Segno» di maggio, il miglior modo di celebrarlo è rileggere il suo capolavoro, che ha molto da dirci anche oggi