È, forse, una delle più preziose provocazioni di questo prete che sarà presto beato, che visse per vent’anni come coadiutore nell’oratorio di Brentana di Sulbiate, senza aspirare ad altro che a stare lì, dove il Signore lo aveva inviato da prete “novello”, attraverso il vescovo Eugenio Tosi, che lo aveva ordinato il 14 giugno 1924. Dopo quella data quasi il silenzio sino a quella dell’incidente mortale. D’altra parte, don Mario aveva semplicemente obbedito: «L’obbedienza è la figlia primogenita dell’umiltà».
Il 30 aprile si conclude un lungo cammino, iniziato nel 1970 per la cofondatrice della Cattolica e nel 2002 per il sacerdote brianzolo
Parla Raffaella Di Grigoli, che da bambina guarì da una gravissima malattia per l'accertata intercessione di don Ciceri: «In Brianza la sua fama di santità era già diffusa nella mentalità popolare»
Il futuro Beato era chiamato «il prete dei ragazzi»: prestò sempre particolare cura alla loro formazione alla vita cristiana. E la sua lezione educativa è rimasta nella loro memoria
I libri di Centro ambrosiano e In Dialogo (presentati con un booktrailer animato), mostre, pellegrinaggi e visite guidate per approfondire la conoscenza delle due figure. L'Ac ha realizzato anche un videotour "barelliano" per Milano
Durante l’incontro con i Decani a Seveso, il Vicario generale ha diffuso una comunicazione da rendere nota a tutti i sacerdoti e diaconi in vista dell’evento del 30 aprile. Pubblichiamo il manifesto ufficiale
Già a otto anni il futuro beato manifestò il desiderio di diventare sacerdote
È una delle cifre distintive della vita e del ministero del futuro Beato e, insieme, una provocazione per ciascuno di noi: saremmo capaci di fare altrettanto?
«Il fascino ordinario della santità» è il tema del convegno svoltosi alla Casa Schuster in vista della loro beatificazione, che avverrà il 30 aprile in Duomo (pubblichiamo il manifesto ufficiale)