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Angelus

Il Papa: «Utilizzare il nome di Dio
per giustificare la violenza è una bestemmia»

Lo sgomento del Pontefice per gli attentati di Parigi: «Come può il cuore dell’uomo ideare e realizzare eventi così orribili, che hanno sconvolto non solo la Francia, ma il mondo intero?»

16 Novembre 2015

«Desidero esprimere il mio dolore per gli attacchi terroristici che nella tarda serata di venerdì hanno insanguinato la Francia, causando numerose vittime. Al Presidente della Repubblica francese e a tutti i cittadini porgo l’espressione del mio fraterno cordoglio. Sono vicino in particolare ai familiari di quanti hanno perso la vita e ai feriti». Queste le parole di Papa Francesco, ieri mattina, dopo l’Angelus, sugli attentati terroristici a Parigi.

«Tanta barbarie – ha osservato il Pontefice – ci lascia sgomenti e ci si chiede come possa il cuore dell’uomo ideare e realizzare eventi così orribili, che hanno sconvolto non solo la Francia ma il mondo intero». Dinanzi a tali atti, «non si può non condannare l’inqualificabile affronto alla dignità della persona umana. Voglio riaffermare con vigore che la strada della violenza e dell’odio non risolve i problemi dell’umanità e che utilizzare il nome di Dio per giustificare questa strada è una bestemmia!», ha detto con forza il Santo Padre, che ha poi invitato a unirsi alla sua preghiera: «Affidiamo alla misericordia di Dio le inermi vittime di questa tragedia. La Vergine Maria, Madre di misericordia, susciti nei cuori di tutti pensieri di saggezza e propositi di pace. A Lei chiediamo di proteggere e vegliare sulla cara Nazione francese, la prima figlia della Chiesa, sull’Europa e sul mondo intero. Tutti insieme preghiamo un po’ in silenzio e poi recitiamo l’Ave Maria».