Grazie alla tenacia degli organizzatori e alla grande disponibilità dell’Università di Milano-Bicocca il corso “La coscienza e il tiranno” è iniziato martedì 31 marzo coinvolgendo quasi 350 persone. Tutti davanti ad uno schermo: il corso, dedicato al rapporto tra potere e libertà, prende occasione dal 75esimo anniversario della morte di Dietrich Bonhoeffer.

di Federico Gilardi
Centro Pastorale C. M. Martini dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca

Giovani - studenti

In ritardo rispetto al calendario originale.

Non affollando l’aula U3-01 della Bicocca.

Senza incontrarsi di persona.

Ma, si sa, il mondo è sottosopra nelle ultime settimane.

Eppure, grazie alla tenacia degli organizzatori e alla grande disponibilità dell’Università di Milano-Bicocca il corso “La coscienza e il tiranno” è iniziato martedì 31 marzo coinvolgendo quasi 350 persone. Tutti davanti ad uno schermo, ascoltando l’appassionata lezione introduttiva del filosofo Mario Vergani. Avendo la possibilità di intervenire, di porre domande e dialogare con il docente. Proprio come in aula, rispettando le distanze fisiche ma avvicinando fino a condividere i pensieri e la tensione al sapere.

Il corso, dedicato al rapporto tra potere e libertà, prende occasione dal 75esimo anniversario della morte di Dietrich Bonhoeffer. Il teologo tedesco sarà insieme protagonista e guida (una sorta di Virgilio), di questo percorso. Attraverso la sua figura, il suo pensiero e la sua opera, anche noi proveremo a guardare la realtà con le sue lenti, che erano rotonde proprio da studioso. E la realtà che lui aveva davanti, che lo interpellava e inquietava non smette di riproporsi, in forme diverse. Il suo pensiero non si è fermato all’alba del 9 aprile 1945, a Blossenburg, al termine di una vita finita troppo presto ma già densissima di ideali e di azioni. Arriva fino a noi e non ci permette di restare indifferenti davanti ai segni inquietanti del nostro tempo che il virus, insinuatosi nelle nostri Paesi e nelle nostre vite, hanno reso più evidenti.

“La coscienza e il tiranno” è stato pensato in collaborazione con la Sezione Parallela della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (presso il Seminario Arcivescovile di Milano), perché il contributo dei teologi è fondamentale per il corretto dispiegarsi del tema. La Bibbia e la riflessione teologia sulla Scrittura contengono infatti pagine memorabili sul dissidio tra la coscienza credente e il tiranno, avvertendoci di come le religioni, nessuna esclusa, possano tanto sostenere la voce profetica del dissenso, quanto porgere il fianco a disegni integralisti.

Insomma, sono stati chiamati a raccolta i migliori studiosi in una collaborazione feconda per comprendere più a fondo il pensiero di Bonhoeffer, attualizzandolo fino ai nostri giorni, e per ripercorrere pagine significative della storia d’Occidente fino a noi, aiutati dalla vicenda del tutto singolare del giovane teologo e filosofo innamorato della libertà.

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