Sono anzitutto persone che hanno un intenso e vivace cammino spirituale dal quale scaturisce il loro stesso servizio educativo. Essi non propongono se stessi ma Qualcuno che hanno incontrato, scelto e amato; attraverso il loro servizio essi dicono la verità della loro vita e restituiscono ciò che hanno a loro volta ricevuto.


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La presenza degli educatori costituisce la prima e più importante risorsa educativa: essi sono giovani e adulti disponibili ad accompagnare qualcun altro nella ricerca del senso dell’esistenza attraverso una relazione asimmetrica, costante e significativa a partire dalla proposta di contenuti e dalla condivisione di esperienze.

 

Essi incarnano in modo specifico la cura dell’intera comunità dalla quale ricevono il loro mandato e alla quale si riferiscono costantemente nell’adempimento della loro missione.

Gli educatori sono anzitutto persone che hanno un intenso e vivace cammino spirituale dal quale scaturisce il loro stesso servizio educativo. Essi non propongono se stessi ma Qualcuno che hanno incontrato, scelto e amato; attraverso il loro servizio essi dicono la verità della loro vita e restituiscono ciò che hanno a loro volta ricevuto.

 

Agli educatori è chiesto di essere, prima ancora che maestri di una verità, persone credibili, testimoni appassionati e lieti di un incontro.

Essi vivono con passione il loro compito e tuttavia conservano una genuina libertà di cuore che permette di mettere sempre al primo posto il bene dei ragazzi, senza legare le persone a sé.

Sanno che la scoperta del senso della vita e l’incontro con il Signore passano anche attraverso di loro, ma sono contemporaneamente consapevoli che tutto ciò li supera.

 

L’educatore è un uomo spirituale che riconosce nel suo servizio un’occasione preziosa per sostenere la sua vita spirituale e ridire ciò in cui crede vivendo la dimensione della carità educativa.

 

È importante che le comunità incoraggino, sostengano e accompagnino coloro che scelgono di vivere questo servizio decisivo ed entusiasmante che tuttavia, oggi più di ieri, manifesta nuove problematicità e forti criticità. In particolare questa premura dovrà esprimersi attraverso una proposta formativa adeguata che si affianchi al loro cammino spirituale personale e si integri con esso, mediante l’approfondimento teologico dell’annuncio cristiano, la capacità relazionale, la competenza pedagogica e la sensibilità ecclesiale.

 

Gli educatori sono persone disponibili anzitutto a stare con i ragazzi, condividendo con loro esperienze sia ordinarie che straordinarie, a partire dal bisogno di socialità e di protagonismo dei ragazzi stessi.

Ancora, gli educatori sono uomini e donne capaci di grande ascolto delle domande, spesso confuse e imprecise, che molti ragazzi portano nel cuore. In alcuni casi ci sarà bisogno di suscitare queste domande, evitando il rischio di dare risposte sbrigative, precipitose e generiche, ma assumendone le diversità, le complessità e le contraddizioni con coraggio e pazienza.

 

Gli educatori devono essere comunque sempre capaci di grande speranza, vivendo il loro servizio con fiducia e nella fiducia, nella certezza che Dio è all’opera nel cuore di ciascuno e chiede di collaborare a quest’opera perché ciascuno raggiunga quel compimento per il quale è stato creato.

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