Si possono aprire le porte dell'oratorio, in modo organizzato, per tutte le fascie d'età, seguendo i protocolli previsti per la zona arancione. Potrebbero essere i preadolescenti coloro che tornano fra i primi nella loro "seconda casa" che è l'oratorio, "a occhi aperti", preparando il campo per la ripresa delle attività organizzate per la "spring edition" dell'animazione in presenza. Chiediamo alle comunità educanti, dei preadolescenti in particolare, di pensare al modo più coinvolgente di formare "piccoli gruppi" di ragazzi, in attività "in presenza", dandosi il tempo di organizzare e promuovere l'iniziativa.


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Non vorremmo perdere l’occasione di proporre ad alcuni ragazzi, da radunare in “piccoli gruppi” sul modello Summerlife, di uscire di casa e di passare qualche ora nel proprio Oratorio.

Potremmo farlo, chiedendo ai ragazzi del comune in cui si trova l’Oratorio di iscriversi alla Pasqua Preado.

Si tratta di organizzare una piccola task force, secondo la capienza degli spazi che potremo utilizzare, formata dai giovani educatori e da qualche figura adulta a supporto e poi di coinvolgere anche gli animatori che, facendo “piccolo gruppo” a sé potrebbero animare i ragazzi a a distanza. 

Pensiamo che questa iniziativa possa interessare principalmente preadolescenti e adolescenti. Potremmo chiedere loro di iscriversi a questa esperienza semplice di “Oratorio aperto” (solo per l’occasione e con ingresso organizzato, con triage e modulistica).

Questo invito va certamente ponderato da parte del responsabile dell’oratorio e dalla comunità educante, ma crediamo sia possibile realizzarlo con un po’ di coraggio (incoraggiamento) e competenza.

 

Ritrovarsi per fare che cosa? La Pasqua Preado. Un momento di animazione, di gioco, di laboratorio, di preghiera, in classico stile oratoriano, sul modello di una “(mezza) giornata speciale” (anche su due turni al mattino e al pomeriggio), proponendo quello che può attrarre di più i preadolescenti. L’elemento chiave è rivedere i propri amici “in presenza” (dopo la “zona rossa” di Quaresima e Pasqua), dentro la loro “seconda casa” che è l’oratorio, in un contesto differente da quello delle celebrazioni in chiesa.

 

 

 

A occhi aperti… la nostra casa

Proponiamo di far riappropriare i ragazzi degli spazi dell’Oratorio che saranno aperti e di prendersene cura per l’accoglienza di altri ragazzi che potranno tornare a riabitare l’oratorio nelle prossime settimane.

Dopo aver vissuto la meraviglia della Pasqua, possiamo finalmente aprire gli occhi verso i prossimi mesi che ci accompagneranno verso l’estate. Per farlo chiediamo proprio ai preadolescenti e agli animatori di essere di tornare per primi a vivere l’oratorio… prima di viverlo tutti i giorni nel prossimo Oratorio estivo!

Come? Giocando, ritrovando gli amici ma anche progettando un modo per renderlo casa accogliente per gli altri ragazzi, più giovani, che torneranno ad abitarlo non appena sarà possibile. Magari ci sarà da sistemare una sala, addobbarla, pulirla e igienizzarla. Lo si può fare con il proprio “piccolo gruppo” utilizzando i materiali in sicurezza.

 

Quindi, non solo giochi, non solo competizione e sport (che suggeriamo in allegato sempre con le modalità Summerlife), ma anche una forma di servizio e di amore verso l’ambiente dell’Oratorio da vivere… a occhi aperti… verso il futuro, attraverso laboratori che mettano in movimento i ragazzi abbellendo e pulendo la propria “seconda casa” e dando quindi una missione ai ragazzi e alle ragazze che rientreranno per primi nel proprio oratorio.

 

 

Ricordando il Pellgrinaggio Preado a Roma o Assisi

Alcuni adolescenti presenti (o gli educatori che li hanno accompagnati) potranno raccontare ai ragazzi il loro ricordo del Pellegrinaggio Preadolescenti a Roma o Assisi così come lo hanno potuto vivere negli anni 2017-2018-2019, ecc. La giornata della Pasqua Preado non potrà sostituire quei momenti unici, ma può essere un segno dell’attenzione che la comunità vuole avere nei confronti dei ragazzi, soprattutto in questo momento delicato. Il racconto dal vivo degli adolescenti o di qualche educatore (con qualche foto e video), rievocando ricordi anche divertenti, sarà un’occasione per far sentire i preado parte di un cammino che sarà ripreso al più presto.

 

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