Iniziare tutti insieme con un amico comune: ci stiamo dando questo obiettivo e chiediamo che vengano coinvolti tutti i preadolescenti della diocesi. Simbolicamente il 12 ottobre sarà il giorno dei preado, un giorno per fare festa con il beato Carlo Acutis che, soprattutto per loro, è compagno di viaggio, esempio da seguire, amico con cui crescere nella fede. Attorno al 12 ottobre cominciamo ufficialmente il percorso dei preadolescenti negli oratori nel segno di Carlo, imparando pian piano a compiere una "rivoluzione", quella che permetterà anche ai nostri ragazzi di dire: «Non io ma Dio».


non io ma dio

Schema di preghiera per i preadolescenti e letture della Messa

Iniziamo simbolicamente insieme i percorsi con i preadolescenti invitandoli a celebrare in ogni oratorio una festa con Carlo Acutis, nella settimana in cui ricorre la sua memoria liturgica (giovedì 12 ottobre 2023).

 

La proposta prevede di ritrovarsi proprio il 12 ottobre o il giorno successivo a vivere un momento di preghiera insieme o, se lo si ritiene opportuno, la celebrazione dell’eucaristia con i preadolescenti e la loro comunità educante. Si potrà prevedere anche la celebrazione del sacramento della riconciliazione, per iniziare con slancio. E poi una festa che segni l’inizio del cammino che condurrà ad altre mete simboliche durante l’anno oratoriano, fino alla tappa decisiva del Pellegrinaggio diocesano ad aprile 2024.

Raccontiamo su Instagram questa festa di inizio con i preado e tutte le iniziative che collegano i preado con il beato Carlo con l’hashtag #noniomadio

 

Esperienze imperdibili… con Carlo 

Studiando la vita di Carlo Acutis e confrontandosi con la sua spiritualità, gli educatori possono tracciare alcuni obiettivi educativi che potranno poi tradursi in esperienze da proporre ai ragazzi. La vita di Carlo, pur essendosi conclusa a 15 anni, è davvero una vita compiuta. Carlo Acutis non ha perso tempo nella sua esistenza, vivendo con intensità i suoi giorni. Il suo desiderio di santità lo ha portato a fare il PIENO DI VITA.

 

Se si leggono le “dodici esperienze imperdibili” (capitolo 2 delle linee guida per la pastorale dei preadolescenti “Ora andiamo!”, ed. Centro ambrosiano), ci si stupisce di come ciascuna di esse sia stata vissuta intensamente proprio da Carlo. Durante l’anno, con gli educatori dei preado, si potrà dunque pensare a dei “percorsi di imitazione” che possano accompagnare ragazzi e ragazze a diventare “santi con Carlo”.

Partendo dalla sua biografia e dai tanti contenuti della sua spiritualità, disponibili in rete, si potrà suggerire ai ragazzi e ragazze di darsi da fare per provare a vivere “come Carlo”, descrivendo la sua vita come una vita riuscita, secondo il disegno di Dio e chiedendo ai ragazzi di provare a fare lo stesso nelle loro esperienze quotidiane.

Sarà fondamentale far notare ai ragazzi che Carlo Acutis era un ragazzo eccezionale nella sua normalità, originale per scelta, con una quotidianità molto simile a quella che vivono i preadolescenti e gli adolescenti di oggi (compreso l’utilizzo della rete o dei videogiochi, con i giusti distinguo, essendo passati quasi 20 anni, ma con le stesse dinamiche). La vita di Carlo non è per niente lontana da quella che ciascuno dei ragazzi potrebbe vivere se scegliessero con determinazione di coltivare la loro amicizia con il Signore.

Basta un cambio di prospettiva che nell’età della preadolescenza e della adolescenza va rinnovato con scelte il più possibili consapevoli. Un dodicenne o quattordicenne può accogliere l’idea di ribaltare la visione di sé accettando di dire come Carlo Acutis: «Non io ma Dio».

Quali erano le condizioni nelle quali Carlo ha potuto coltivare una fede come la sua, fin da bambino? Come possiamo ricrearle nel contesto in cui vivono i nostri ragazzi e ragazze? Con quali testimoni di fede e con quale forma di spiritualità li mettiamo in contatto?

Come ha vissuto Carlo le dodici esperienze imperdibili che stiamo proponendo negli anni ai preado e in quale modo il suo “vissuto” può diventare esemplare?

Il suo modo, ad esempio, di essere d’aiuto ai compagni nei compiti scolastici e la sua disponibilità a condividere le sue doti informatiche per aiutare i suoi amici potrebbero suscitare la richiesta, da fare a qualcuno in particolare, di prendersi cura dei suoi amici, mettendo in circolo le sue doti nello studio o condividendo una sua passione particolare (magari proprio nell’uso della tecnologia o in uno sport in cui è particolarmente bravo, ecc.).

Per tutti troveremo l’opportunità di proporre quelle “esperienze imperdibili” che avvicinano al Signore Gesù: la lettura della Parola di Dio, la preghiera personale vissuta con fedeltà e convinzione, la partecipazione più consapevole alla celebrazione eucaristica. Sono queste “Autostrade per il Cielo” che vanno aperte anche per i nostri preado, con una forte determinazione da parte di chi li accompagna e con una progressione che susciti entusiasmo, ricerca, curiosità, desiderio, passione… tutte doti presenti nei ragazzi che, se ben orientate, possono davvero accelerare il loro cammino di crescita nella fede. Non occorre aspettare che si diventi più grandi per fare esperienze di fede: sono i linguaggi a doversi adattare all’età ma non il messaggio!

 

N.B.: non sarebbe male presentare ai ragazzi la mostra sui miracoli eucaristici preparata dallo stesso Carlo e coinvolgerli in qualche attività che approfondisca la conoscenza di qualche miracolo e che affronti il tema del sacramento dell’eucaristia, attivando per ciascuno pensiero-emozione-azione. La mostra si trova sul sito www.miracolieucaristici.org

 

 

 

Non io ma Dio, una rivoluzione

È come comprendere e accettare una “rivoluzione copernicana”, non abituarsi a guardare solo a sé stessi ma prestare attenzione e “mettere al primo posto” l’Altro, attraverso l’amore per il prossimo e conoscendo l’amore di Dio.

È certamente una questione di sguardi e di prospettiva che va capita “sulla propria pelle”. Carlo diceva: «La felicità è lo sguardo rivolto a Dio. La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi». Si tratta di trovare le occasioni per fare esperienza della bellezza della vita con Dio, facendo sperimentare ai più giovani la gioia del vangelo. In questo possono aiutare l’ambiente e l’animazione dell’oratorio, il gruppo di amici che si impegna nello stesso cammino, condividendo gioie e fatiche, una comunità educante che dimostra quanto bene vuole ai ragazzi e chiede alle famiglie di scommettere sulla fede dei loro figli, la proposta di forme di servizio che accrescano il senso di responsabilità.

I percorsi di fede per i preado vanno strutturati “a cerchi concentrici”, per cui la stessa cosa va proposta a ciascuno in modo differente, basandosi sulla capacità di accoglienza e recettività di ciascuno. La proposta, però, va fatta a tutti, nessuno escluso.

Percorsi troppo stringenti, che “fanno scappare” e che creano solo una élite di quelli che “ci seguono”, escludendo gli altri – quelli per cui ci vuole più tempo e attenzione e un linguaggio più “ricercato” – non è la strada per educare ragazzi e ragazze che possano essere “Santi con Carlo”!

 

N.B.: è possibile approfondire, leggendo il sussidio PIENO DI VITA alle pagine 53-55 e, in generale, le pagine 47-52 per la Pastorale dei preadolescenti di quest’anno.

 

 

 

La Lampada degli oratori è accesa tutto l’anno.
Come contribuire

È il segno permanente di un legame che sarà sempre più forte, quello fra gli oratori ambrosiani e il beato Carlo Acutis. La Lampada degli oratori che si trova dallo scorso aprile accanto al corpo di Carlo nel Santuario della Spogliazione ad Assisi è perennemente accesa, alimentata dall’olio offerto dagli oratori, fin dalla sua accensione durante lo scorso Pellegrinaggio dei preadolescenti ad Assisi con il Vescovo Luca Raimondi.

Ogni oratorio d’ora in poi può contribuire a tenere accesa la Lampada.

Ogni anno, proprio durante il Pellegrinaggio diocesano (il prossimo 26-27 aprile 2024), i ragazzi faranno omaggio dell’olio, portandolo nei pressi della tomba di Carlo, ma per tenere accesa la Lampada tutto l’anno abbiamo aperto un conto speciale nel quale ogni oratorio o ogni gruppo preadolescenti può versare una quota. In oratorio troveremo dunque il modo più appropriato per prendere parte a questa iniziativa: l’olio offerto sarà il segno delle preghiere che i ragazzi rivolgeranno a Dio chiedendo l’intercessione di Carlo Acutis. Potremmo ad esempio attivare una raccolta di offerte con il gruppo preadolescenti, associandola a una campagna di preghiera – con dei fogliettini ad esempio – in cui ciascun ragazzo per tutto l’anno può presentare all’intercessione di Carlo le sue intenzioni di preghiera personale. Questi foglietti potranno essere conservati e portati in Pellegrinaggio ad Assisi, per essere deposti sotto la tomba di Carlo.

 

Per contribuire ad alimentare l’olio della Lampada degli oratori:

Banca Popolare di Sondrio
Agenzia 482 di Arona
Conto Iban: IT84A0569611009CCI000363492

 

Per informazioni sulla Lampada degli oratori si può scrivere a eventifom@diocesi.milano.it oppure a segreteriafom@diocesi.milano.it

 

 

 

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