Continua la pubblicazione dei commenti per ogni articolo del Decalogo per gli oratori scritto dall'Arcivescovo Mario Delpini e presentato all'inizio dell'anno oratoriano 2018/2019. La riflessione su questi articoli, punto per punto, può accompagnare la prima fase del percorso ORATORIO 2020.

A cura dei giovani educatori dell'Oratorio di Sesto Calende

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Dal Decalogo per gli oratori dell’Arcivescovo Mario Delpini

 


5. L’oratorio è per rivelare che la vita è una vocazione. Tutti sono in cammino verso la stessa meta, ma non tutti percorrono la stessa strada.

 

Le parole del nostro Arcivescovo descrivono bene ciò che intendiamo noi e come dovrebbe essere vissuta la vita in oratorio e nella comunità. Grazie all’oratorio e alla fiducia delle persone che lo vivono in prima persona, abbiamo avuto la possibilità di scoprire la nostra vocazione cristiana: quella dell’educatore.

 

Il nostro compito ci permette di aiutare ragazzi a vivere un cristianesimo più vicino alle loro realtà nelle quali sentirsi protagonisti nella comunione con gli altri, comprendendo con loro sfumature a cui prima non davamo importanza.

 

Ciò che maggiormente ci ha segnato sono le esperienze vissute grazie all’oratorio, fra tutte in particolare quella del pellegrinaggio a Roma che ci ha permesso di capire che non siamo soli ma che ci sono tanti altri ragazzi che camminano verso la nostra stessa meta, ciascuno portando con sé il proprio zaino, riempito di una storia unica, caratterizzata dalle proprie esperienze, fragilità, dubbi, stimoli e vicinanza a Dio. Abbiamo realizzato che tutti questi aspetti vengono arricchiti e rinnovati dalla condivisione con gli altri. Questo perché la nostra non è una fede privata, ma una testimonianza continua di un cristianesimo vissuto nel concreto.

 

La testimonianza è un fattore importante nel Cammino ma può essere considerata essa stessa un cammino, il quale parte da una domanda che ci portiamo dentro e si sviluppa col tempo, cercando di darci risposte dalle quali derivano nuovi dubbi, questo sottolinea il fatto che essendo parte del viaggio si evolve con esso. 

 

Il nostro percorso vocazionale è caratterizzato dall’aspetto spirituale, in particolare quello della preghiera, nei confronti della quale ci poniamo in maniera più consapevole e diretta. Con il tempo, stiamo sempre più approfondendo questo fattore e stiamo realizzando che essa può essere affrontata quotidianamente sotto varie forme, senza limitare il rapporto con lui ad un singolo momento all’interno di quattro mura. 

 

Il vivere l’oratorio è una scelta costante che richiede fatica e sacrifici, che vengono alleviati dalla consapevolezza che non si è da soli a camminare e che la presenza dei compagni di viaggio che ci sono stati donati da Lui, e con Lui, possa alleggerire i pesi che ci portiamo dentro.

 

Se volessimo riassumere questo quinto comandamento lo potremmo fare grazie ad una frase significativa di Papa Francesco che ci portiamo dentro pronunciata durante il Sinodo dei giovani: “Siate pellegrini sulla strada dei vostri sogni”!

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