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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Calcio

Pallone italiano più povero?
Arrivano i tifosi-soci

Il caso dello scrittore Sandro Veronesi, juventino, che ha lanciato una sottoscrizione per trattenere Pogba in bianconero

di Leo GABBI

16 Febbraio 2015

La notizia è di quelle sfiziose, che fanno ancora capire come il calcio sia soprattutto passione e, si sa, la passione non ha prezzo. Succede che in Brasile non sempre le società possono permettersi campagne acquisti faraoniche: la crisi non fa sconti e spesso bisogna fare di necessità virtù. A meno che tra i tifosi non se ne annoverino di speciali, come tal Vinicius Pinotti, di professione imprenditore. Vedendo la campagna acquisti che languiva, il tifoso facoltoso ha pensato bene di sopperire di tasca sua, sborsando ben 4 milioni di euro e comprandosi un calciatore, vecchia conoscenza anche del calcio italiano (ha militato nel Genoa), Ricardo Centurion, che poi ha regalato alla sua squadra del cuore, il Racing Club Avellaneda di San Paolo.

Un regalo pazzesco? Quasi. Diciamo un prestito che poi l’imprenditore si farà restituire con tutta calma, e soprattutto in maniera dilazionata (e pare senza particolari interessi), dal club per cui fa il tifo. Se pensiamo che questa sia pura follia arrivata dall’altra parte dell’Oceano, forse dimentichiamo che solo qualche settimana fa lo scrittore Sandro Veronesi aveva chiesto al popolo juventino di inaugurare una colletta di 2 euro a tifoso, per cercare di mantenere a Torino il talento cristallino di Pogba, ormai super corteggiato da tutte le corazzate del calcio europeo. Secondo Veronesi, visti i milioni di tifosi bianconeri sparsi in tutto il mondo e la cifra irrisoria, la sottoscrizione avrebbe persino potuto coprire, oltre all’aumento dell’ingaggio, anche iniziative di solidarietà.

Una cosa del genere capitò già un paio di anni fa in Francia dove, per riprendersi il vecchio campione Djbril Cissé, il vulcanico presidente dell’Auxerre chiese aiuto ai tifosi, una cifra ben superiore ai 2 euro per Pogba: «Per chiudere la trattativa i fondi del club non bastano – disse -: ecco perché chiedo ai nostri tifosi, a 15 mila fedelissimi, di tassarsi con cento euro ciascuno…». Anche allora non se ne fece nulla, ma la tentazione fu forte. In fondo, anche se in maniera indiretta, anche nella Spagna di Real e Barcellona, che possono contare su centinaia di migliaia di soci-tifosi, gli acquisti passano, almeno in parte (poi ci sono sponsor e tv) attraverso le quote che gli aficionados versano ogni anno nelle casse del club sotto forma di quota associativa e abbonamenti. In Inghilterra, con i soldi che girano in Premier League, certi acquisti dal basso sono difficili da vedere, ma anche Oltremanica, circa 8 anni fa, avvenne in un campionato minore, la nostra quarta serie, qualcosa di unico: ventimila tifosi dello sconosciuto Ebbefesfleet United, del Kent, sono diventati proprietari della loro squadra, versando pro capite circa 50 euro. Ora fanno la formazione su Internet, con una formula che ricorda tanto il Fantacalcio.