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Calcio solidale

Migranti di Monluè
contro i migliori di B

Martedì 24 gennaio a Bergamo partita tra la selezione della Lega calcio cadetta e la squadra di ivoriani ospitati nella casa di accoglienza appena inaugurata da Caritas e Farsi Prossimo

23 Gennaio 2012

Una rappresentativa nazionale professionistica, la B Italia. E una squadra di giovani venuti da lontano, per costruirsi futuro e opportunità in Italia, anche attraverso il veicolo di integrazione costituito dal calcio. Sarà una partita inedita, ma densa di significati, quella che avrà luogo domani, martedì 24 gennaio, a Zanica (Bg).

Nel centro sportivo dell’Uc Albinoleffe si svolgerà il raduno della selezione dei 24 migliori giovani del campionato di B (classi 1990-1993), agli ordini del mister Massimo Piscedda e provenienti da 18 club della Serie Bwin. Durante la mattinata di allenamenti, secondo lo spirito di responsabilità sociale che contraddistingue la Lega Serie B e il suo programma “B Solidale”, la B Italia disputerà una partitella contro una squadra composta dai primi ospiti della casa di accoglienza per adulti in difficoltà “Giovanni Paolo II”, aperta a Monlué (periferia est di Milano) da Caritas Ambrosiana e consorzio Farsi Prossimo.

La casa di accoglienza milanese, teatro del pranzo di Natale dei presidenti di serie B, è stata inaugurata ufficialmente a metà gennaio ed è sede di un progetto sociale promosso da Ministero degli Interni, Comune di Milano (proprietario della struttura), Caritas Ambrosiana, Consorzio Farsi Prossimo e associazione Centesimus Annus, con il concorso finanziario di Fondazione Cariplo e altri donatori privati. Nell’ex scuola di Monluè, stabile di pregio, opportunamente ristrutturato, trovano alloggio e accompagnamento educativo 93 adulti (italiani e stranieri), reduci da esperienze di grave emarginazione o in situazione di disagio sociale, avviati a percorsi di reinserimento sociale e lavorativo.

I primi ospiti della nuova casa di accoglienza sono stati, da luglio, 24 ragazzi africani tra i 18 e i 35 anni, in fuga dalla Libia, sbarcati a Lampedusa, passati per vari centri di accoglienza del sud Italia e infine approdati a Milano, richiedenti protezione internazionale e in attesa che venga definita la loro posizione giuridica. Tra loro, 18 provengono dalla Costa d’Avorio e sono accomunati dalla passione per il calcio. Appena arrivati a Milano, si sono organizzati in una squadra, allenandosi ogni giorno nel parco attorno alla casa d’accoglienza di Monlué; a dicembre hanno partecipato e vinto un torneo giovanile della provincia di Milano. Alcuni raccontano di aver giocato da professionisti in Libia e in Costa d’Avorio, e sognano di intraprendere anche in Italia una carriera sportiva.

La partita di Zanica conferma dunque l’interesse per il progetto di Monlué e la collaborazione che la Lega cadetta ha intrapreso con la rete delle Caritas diocesane, all’interno del programma “B Solidale”. Iniziata un anno fa, quando la lega calcistica aderì alla campagna “Zero poverty – Agisci ora” lanciata da Caritas Europa e Italiana, concretizzatasi nel 2011 in cinque iniziative di lotta alla povertà (gestiti dalle Caritas diocesane di Bergamo, Padova, Ascoli Piceno, Frosinone e Crotone), la collaborazione ha consentito negli scorsi giorni di finanziare progetti Caritas a Genova e Messina a favore delle vittime delle alluvioni di inizio novembre. Ora la partita B Italia – Ivoriani di Monluè: vinca il migliore, vincerà sicuramente la solidarietà.

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