Link: https://www.chiesadimilano.it/news/sport-sport/mennea-la-corsa-si-e-fermata-38616.html
Sirio 09 - 15 dicembre 2024
Share

Lutto

Mennea, la corsa si è fermata

Colpito da un male incurabile, è scomparso a soli 60 anni uno dei più grandi protagonisti nella storia dello sport italiana

di Mauro COLOMBO

21 Marzo 2013

È arrivato velocemente anche all’ultimo traguardo. A soli 60 anni un male incurabile ha arrestato la corsa di Pietro Mennea, uno dei maggiori protagonisti dello sport italiano, il velocista bianco – ma «nero dentro», come diceva lui – che non solo osò sfidare gli uomini-jet di colore provenienti dalle Americhe, ma si prese anche il gusto di batterli più volte.

Nato a Barletta nel 1952, la “Freccia del Sud” è stato un primattore del tartan, esempio più unico che raro di longevità (solo sportiva, purtroppo) in discipline – i 100 e i 200 metri – che in genere prosciugano in fretta le energie fisiche e nervose. Tra abbandoni precipitosi e clamorosi ritorni, Mennea ha corso e vinto per quasi vent’anni, passando da Valerj Borzov a Carl Lewis, e inanellando partecipazioni a cinque Olimpiadi, da Monaco 1972 a Seul 1988. E questo a dispetto di una trance agonistica che trasformava ogni sua performance in una sorta di “rito”: dalla concentrazione assoluta che lo assorbiva già alcuni giorni prima delle gare, alla contrazione spasmodica di tutti i muscoli dopo lo sparo, al gesto liberatorio del ditino alzato una volta tagliato il traguardo.

Dal Centro federale di Formia, nelle sedute d’allenamento col suo tecnico e mentore Carlo Vittori, uscì un campione in grado di conquistare un oro olimpico (Mosca 1980, 200 metri), due bronzi sempre a cinque cerchi (Monaco 1972, 200; Mosca 1980, 4×400), un argento e un bronzo mondiale (Helsinki 1983, 4×100 e 200) e tre titoli europei (Roma 1974, 100; Praga 1978, 100 e 200), per non parlare di altri podi continentali e successi in Coppa del Mondo, Giochi del Mediterraneo e Universiadi. È stato recordman mondiale dei 200 con 19”72: un primato conquistato a Città del Messico con l’aiuto dell’altura, è vero, ma prima di Michael Johnson per 17 anni nessuno ha saputo fare meglio.

È stato un campione dello sport pulito, Mennea, denunciando e combattendo il doping. Ha vinto pure fuori pista: quattro lauree (Legge, Scienze politiche, Lettere e Scienze motorie), una professione d’avvocato per la quale non difettava certo di abilità oratoria, un passaggio anche in politica. Rapido, come tutta la sua vita.

Leggi anche

Il ricordo
Pietro Mennea

Mennea, uomo prima che personaggio

Un incontro a Londra durante un corso estivo di studi. Tra disinteresse e timidezza, molti momenti vissuti insieme e un rapporto fugace, ma comunque significativo

di Massimo PAVANELLO