Emozione, passione, educazione e inclusione. Questi alcuni dei valori che ispirano da sempre la lunga collaborazione tra Csi Milano e Inter, un connubio da cui nasce ora la Respect League. Questo campionato di calcio speciale è dedicato ai giovani under 12 degli oratori della provincia di Milano e Monza, ed è pensato per promuovere uno sport che accoglie, ispira, educa all’inclusione e celebra le differenze per combattere ogni forma di razzismo.
Il cuore di questa collaborazione è semplice e potente: trasformare la stagione in un vero e proprio laboratorio di apprendimento e ispirazione per i giovani atleti. Inter organizzerà per le squadre partecipanti diverse esperienze formative ed emozionali, con momenti di riflessione profonda sull’unione di sport e inclusione, tra cui tre date dedicate al Memoriale della Shoah, e una giornata (il 21 marzo) dedicata alla lotta alla discriminazione razziale. Momento culmine del percorso sarà la consegna del “Premio Inter” alle due squadre finaliste del campionato, a fine maggio. Per dirigenti e allenatori invece, sono previsti appuntamenti formativi con i coach del Settore Giovanile nerazzurro.

L’iniziativa, lanciata con successo, ha ricevuto un’ulteriore spinta emotiva grazie alla partecipazione di un simbolo di fair play e dedizione come Javier Zanetti: «È stato un grande onore parlare ai giovani capitani delle squadre che parteciperanno a questo campionato speciale – ha raccontato il vicepresidente nerazzurro -. Per l’Inter è sempre molto importante impegnarsi per trasmettere ai ragazzi i valori educativi dello sport, per rendere il campo da calcio un luogo di inclusione e fratellanza. Perché loro sono il futuro del gioco e della nostra società».
«Questo progetto con Inter è la dimostrazione più bella di quello in cui il Csi crede da sempre – ha dichiarato Massimo Achini, presidente di Csi Milano -. Lo sport è un potentissimo strumento di educazione alla vita e non stiamo parlando solo di classifiche e di risultati in campo, ma di creare cittadini migliori, di far crescere i ragazzi con i valori di lealtà, sacrificio e lavoro di squadra. Questo progetto esprime il valore dell’alleanza virtuosa tra sport di base e sport di vertice per costruire esperienze formative per i nostri giovani. Un segnale di grande responsabilità sociale».
Il progetto vuole quindi veicolare il messaggio che il calcio professionistico non dimentica le sue radici e che i grandi campioni possono e devono essere un esempio positivo per i ragazzi, veicolo di speranza per una generazione che può davvero cambiare le cose.




