Non se l’aspettavano, a Prato Centenaro, un’esondazione di questa portata. Non così improvvisa. E invece il Seveso (che dal suo ingresso in città, all’altezza del Parco Nord, prosegue interrato) è tracimato ancora, allagando strade e scantinati lungo l’asse di viale Suzzani, tra l’ospedale di Niguarda e viale Fulvio Testi.
Ancora una volta sono finiti sott’acqua anche i locali della parrocchia e dell’oratorio di San Dionigi, che si affacciano proprio su queste vie. La situazione più urgente da affrontare, soprattutto per proseguire nella consueta opera di assistenza alle famiglie più bisognose del quartiere, è quella della San Vincenzo, poiché sono stati completamente invasi dall’acqua sia il locale adibito a guardaroba sia il magazzino alimentare. «Ce ne siamo accorti già ieri mattina», fa il punto il parroco don Giovanni Pauciullo, «quando già tanta gente è accorsa a dare una mano, ma anche a chiedere come avremmo potuto aiutare le famiglie in difficoltà. Avremo bisogno quindi di ricostituire le scorte di generi alimentari ma soprattutto di frigoriferi per lo stoccaggio del fresco, perché i quattro grandi frigo che avevamo sono danneggiati».
I danni alla struttura

La palestra dell’oratorio, seminterrata rispetto al piano strada, è stata sommersa fino ai canestri, vanificando così i lavori di rinnovamento che avevano seguito la precedente piena del 2023. Stessa sorte anche per il locale caldaia e la grande sala intitolata a Gianna Beretta Molla, anch’essa a livello seminterrato, e per gli spazi a livello della strada, a partire dal bar dell’oratorio. Non ha subito danni rilevanti, invece, la scuola parrocchiale, perché, spiega il parroco, «sono entrate in azione le pompe che avevamo installato già in precedenza». Ma la prima stima dei danni è di 250mila euro.
«Questa volta la vasca di laminazione del Parco Nord non ci ha salvato», constatano con una certa amarezza i residenti: «Aspettiamo che entrino in funzione quelle di Lentate e Paderno», confidano per il futuro. Lungo il corso del Seveso sono infatti previsti quattro grandi bacini per far sfogare le piene, ma finora sono stati realizzati, e possono quindi entrare in funzione, solo quelli di Senago e di Bresso.

La forza di Prato, però, è che «tutti siamo pronti a darci una mano», rilanciano i parrocchiani. Lo conferma il parroco, colpito positivamente dalle tante persone pronte disponibili: «Siamo davvero chiamati a fare il Giubileo della speranza», esorta. Ed è un segno di speranza – confida – vedere molti che vengono ad aiutare».
Come sostenere la parrocchia
In oratorio, ora, l’obiettivo è riuscire a rendere agibili gli ambienti entro la festa di inizio anno, fissata per domenica 5 ottobre. Per restare aggiornati si può seguire la pagina Facebook “Oratorio Prato Centenaro”, mentre a questo modulo può indicare la propria disponibilità chi in questi giorni volesse dare una mano nei lavori di sgombero.
La parrocchia intanto chiede a tutti un sostegno in questo momento di difficoltà: a questa pagina del sito internet parrocchiale si trovano tutti i riferimenti per aiutare, anche con una donazione.




