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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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25 luglio

L’Arcivescovo alla Festa dell’Automobilista all’Autodromo di Monza

In occasione della celebrazione del patrono San Cristoforo, benedirà i mezzi durante una parata in pista da Guinness dei primati. Il ricavato della manifestazione sarà destinato a Caritas Ambrosiana

18 Luglio 2021
L'Autodromo di Monza

San Cristoforo in pista. Domenica 25 luglio l’Autodromo Nazionale Monza apre le porte ai soci degli Automobile Club della Lombardia e a tutti i conducenti di mezzi a motore, per una giornata di celebrazioni per il loro Santo patrono: la Festa dell’Automobilista. Durante la Festa, i partecipanti potranno effettuare alcuni giri liberi di track day con le loro vetture private nel circuito in turni della durata di circa 25 minuti l’uno.

L’evento inizierà alle 9.30 e proseguirà fino alle 18. Il momento clou della giornata sarà alle 12.30, con la partecipazione dell’Arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini, che durante una parata in pista benedirà i mezzi che lo desiderano.

La parata richiede la collaborazione di tutti i partecipanti perché – se il numero dei mezzi sarà rilevante – l’Autodromo intende realizzare una fila ininterrotta di veicoli la cui testa si saldi alla coda lungo i 5.793 metri della pista. Un obiettivo molto ambizioso che rappresenterebbe un record nella storia centenaria del circuito e un vero e proprio Guinness dei Primati.

Parteciperanno alla parata, che sarà aperta dalla statua lignea di San Cristoforo, anche mezzi agricoli in collaborazione con Coldiretti, veicoli delle Forze dell’Ordine, di Croce Rossa Italiana, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e una folta rappresentanza di motociclisti.

L’allineamento per la parata comincerà alle 11 e avverrà sullo storico Anello di Alta Velocità; i partecipanti potranno così percorrere un tracciato normalmente chiuso al pubblico. Le vetture verranno inoltre fotografate per restituire ai partecipanti delle immagini ricordo delle loro auto nello scenario mitico delle curve sopraelevate.

Alle 15 sarà consegnato il “Premio Bruno Brida Monza”, dedicato alla memoria del direttore della rivista Paddock, prematuramente scomparso. Il riconoscimento andrà a Dario Lucchese, giornalista di Autosprint, per gli articoli pubblicati in merito agli ACI Racing Weekend, con la seguente motivazione: «Sembrerebbe un esito quasi scontato vista la titolarità di Dario per questa fascia di attività “non F1” nel settimanale diretto da Andrea Cordovani. In realtà Lucchese ci mette sempre quel qualcosa in più e non è facile nei tempi ristretti quanto affollati di gare come quelle di Monza, che si vogliono ulteriormente valorizzare». Il premio, patrocinato da Autodromo Nazionale Monza e ACI Sport, è puramente d’onore e non ha scopo commerciale o speculativo. Il circuito omaggerà il vincitore con un paio di biglietti tribuna per il Formula 1 Gran Premio d’Italia e i marchi Peugeot e Citroen metteranno a disposizione una vettura in prova per un mese. Tutti i giornalisti presenti il 25 luglio, previa prenotazione tramite l’ufficio stampa del circuito, avranno inoltre l’opportunità alle 14.30 di entrare in pista con una propria autovettura per un turno di track day a loro dedicato e in ricordo di Bruno Brida.

La Festa sarà anche un’occasione per manifestare la solidarietà di tutti i partecipanti verso quanti si trovano in situazioni di difficoltà alimentare: Autodromo Nazionale Monza destinerà l’intero ricavato – dedotti i costi vivi – alla Caritas Ambrosiana. Con la stessa finalità solidale, e nel pieno rispetto delle norme anti-Covid che saranno al momento vigenti, i partecipanti potranno consumare il “cestino drive-in” preparato dagli Alpini di Monza e di Varese e dall’associazione Monelli della Motta di Varese.

Tutti i partecipanti avranno anche la possibilità di usufruire dei servizi che l’Autodromo Nazionale Monza offre al pubblico come i tour guidati Experience (di 50 minuti) e Storico (di 60 minuti), oltre all’opportunità di vivere un’esperienza unica nel Monza Circuit Karting nel piazzale interno della curva parabolica.

Sono sostenitori della manifestazione gli Automobile Club di Brescia, Milano e Varese. È possibile prenotare i turni presso gli Automobile Club Provinciali in Lombardia (che forniranno tutte le informazioni necessarie) oppure scrivendo a eventi@monzanet.it.

A quanti vorranno iscriversi ai giri liberi di pista si raccomanda l’uso del proprio casco personale. Anche i non Soci potranno accedere alla pista in due turni di giri liberi dedicati e partecipare alla parata. L’ingresso in Autodromo è gratuito mentre il parcheggio interno sarà a pagamento (10 euro per auto, 5 euro per moto).

Una mostra fotografica su volontari e operatori impegnati nell’emergenza

Centinaia di operatori e volontari, impegnati nei servizi della Caritas Ambrosiana, hanno dedicato tempo ed energie per aiutare chi rischiava di rimanere travolto dall’altra emergenza provocata dal Covid 19: quella sociale montata è infine esplosa sotto quella sanitaria. Con il loro impegno queste persone hanno aiutato migliaia di famiglie ad affrontare la vita quotidiana diventata improvvisamente una montagna troppo alta da scalare, tra bollette arretrate, conti in rosso, stipendi scomparsi e solitudine. Proprio a questa schiera di angeli custodi, per attitudine e natura allergici alla notorietà, è  dedicata la mostra fotografica “Per non tornare indietro, nessuno sia lasciato indietro” esposta nello stand della Caritas Ambrosiana allestito all’Autodromo di Monza.

Gli scatti realizzati da Tiberio Mavrici dal febbraio 2020 a oggi mostrano i volti di chi ha reso possibile, in un momento difficile per tutti, che la macchina della solidarietà ambrosiana potesse funzionare con tutti i suoi ingranaggi: i fondi di solidarietà nati o potenziati per affrontare la crisi (Fondo san Giuseppe, Fondo Diocesano di Assistenza), gli Empori della Solidarietà che hanno distribuito aiuti alimentari in maniera intelligente e rispettosa, i servizi essenziali come il Refettorio Ambrosiano e il Rifugio Caritas che hanno garantito anche ai più deboli di non essere dimenticati, i centri di ascolto parrocchiali che sono rimasti, pur dovendo rinunciare in molti casi ai colloqui in presenza, punto di riferimento per chi è precipitato nella povertà.

I 50 pannelli su cui sono montate le immagini, per lo più ritratti, sono un omaggio a questi cittadini ed in particolare, ai più giovani tra loro, che hanno voluto e trovato il modo di restare prossimi agli ultimi della fila seppure a volta necessariamente a distanza. Un riconoscimento tanto più necessario ora, perché se sugli aspetti sanitari si pongono molte speranze per una risoluzione dell’emergenza in tempi brevi grazie ai vaccini, purtroppo la situazione sociale ed economica del nostro Paese richiederà molto tempo prima di tornare a una normalità e quindi ci sarà ancora bisogno della loro presenza e dedizione.

La mostra è accessibile gratuitamente dalle 9.30 alle 18.00, nello spazio Caritas Ambrosiana presso l’Autodromo. Per chi non potrà visitarla ma vuole conoscere i progetti Caritas Ambrosiana e sostenerli il servizio di raccolta fondi è attivo tutti i giorni dalle 10 alle 20 telefonando allo 02.40703424 o visitando il sito www.caritasambrosiana.it.

Il patrono

Secondo la leggenda San Cristoforo era un gigante che viveva in Cananea nel 200. Su suggerimento di un eremita, visse in una capanna vicino a un fiume dalle acque pericolose. Presso il fiume esercitava la sua carità nel sostegno ai viandanti che dovevano attraversare le acque pericolose. La leggenda racconta che una notte un fanciullo gli chiese di essere aiutato per attraversare le acque. Lui lo caricò sulle spalle e mentre camminava sentiva su di sé il peso che cresceva. Giunto a riva scoprì che il fanciullo era il Bambino Gesù e che il peso che stava portando sulle spalle era il peso di tutto il mondo. Il nome stesso di Cristoforo è strettamente collegato a questo episodio mitologico: deriva dal tardo nome greco Christophoros, composto da Christós (Cristo) e phérō (portare), e significa quindi “portatore di Cristo“. Questa leggenda, oltre a ispirare l’iconografia occidentale, ha fatto sì che San Cristoforo fosse invocato come il patrono di quelli che hanno a che fare con il trasporto: nei tempi moderni il suo culto è stato rilanciato su scala mondiale perché è stato proclamato protettore degli automobilisti e di tutti i conducenti di mezzi a motore.