Un murale all’ingresso, cinque pannelli nel verde, testimonianze in prima persona: nasce a Son uno spazio pubblico dedicato alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. È stato inaugurato nella serata di martedì 27 maggio, un nuovo percorso pubblico composto da un’opera murale e da un’installazione permanente che mette al centro i diritti sanciti dalla Convenzione Onu. Il progetto, allestito presso la sede di Fondazione Son al quartiere Adriano, è il risultato di una collaborazione tra la stessa Fondazione Son e Cbm Italia.

Il murale, dal titolo “Oasi di pace”, è stato realizzato sul muro di cinta di Son, in via Trasimeno 67, dalle artiste Valeria Zanoni e Anna Sutor e accoglie le persone all’ingresso del giardino. Il disegno finale è stato elaborato da oltre 30 contributi arrivati nell’ambito del concorso di idee lanciato per ispirare il murale. L’opera segna visivamente l’impegno nella promozione dei diritti e dell’inclusione sociale.
All’interno dell’attiguo Giardino in movimento, invece, è stato allestito il Percorso dei diritti composto da cinque pannelli. Uno introduce il progetto, mentre gli altri quattro propongono una selezione di articoli della Convenzione Onu, accompagnati dalle testimonianze di persone che vivono o partecipano alla vita di Son. Ogni pannello integra un QR code che consente di accedere a una video-intervista sottotitolata, con l’obiettivo di rendere il contenuto più accessibile e radicato nell’esperienza concreta. Gli articoli della Convenzione presi in considerazione sono quelli sull’accessibilità (art. 9), sulla vita indipendente (art. 19), sul lavoro (art. 27), sulla partecipazione alla vita culturale e ricreativa (art. 30).

Il Giardino in movimento è uno spazio aperto alla cittadinanza del Municipio 2 di Milano, nato nell’ambito del Patto di collaborazione che, oltre a Son e Cbm, vede coinvolti l’associazione Amici Casa della carità, l’associazione Volontari Casa della carità e il Comune di Milano. L’area è stata progettata per favorire l’incontro tra persone, la partecipazione e la cura condivisa del verde. Il nuovo percorso intende offrire strumenti concreti di conoscenza e riflessione sui diritti delle persone con disabilità, attraverso un linguaggio accessibile e centrato sulle storie di vita.