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Milano

Esondazione del Lambro, evacuato il Ceas

Settanta ospiti in situazioni di fragilità costretti a lasciare la sede del Centro Ambrosiano di Solidarietà. La presidente Benedetta Castelli descrive l'emergenza e spiega come portare aiuto

di Lorenzo Garbarino

16 Maggio 2024
Foto CeAS - Centro Ambrosiano di Solidarietà

Le esondazioni dei fiumi Lambro e Seveso, per le piogge intense che hanno colpito Milano mercoledì 15 maggio, hanno provocato l’evacuazione di alcune strutture. Tra queste, una delle più colpite è la sede del Centro Ambrosiano di Solidarietà di viale Marotta. Fondato dal cardinale Carlo Maria Martini nel 1986 e per anni guidato da don Virginio Colmegna, il complesso è una vecchia cascina milanese nel parco Lambro, costituita da diverse strutture all’interno di un cortile.

In questa sede, CeAS accoglie persone con disturbi mentali, inclusi nuclei familiari composti da madri con figli o donne sole che si trovano in un particolare periodo di bisogno e fragilità. Le problematiche affrontate possono essere di grave disagio sociale, come quello economico, ma anche esperienze di maltrattamenti. È presente anche un centro antiviolenza, aperto e raggiungibile telefonicamente 24 ore su 24 e fisicamente su appuntamento, per accogliere domande di aiuto sul maltrattamento.

La conta dei danni

Benedetta Castelli, presidente della cooperativa CeAS, spiega la dinamica della vicenda. «Il 15 maggio è avvenuto tutto nel giro di poche ore. Nel pomeriggio è arrivata l’ondata di piena che ha inondato tutto. Il giorno prima, durante la fascia serale e notturna, in accordo con la protezione civile, avevamo già evacuato i 70 ospiti, che sono stati ricoverati in una sala polifunzionale che utilizziamo per le situazioni di emergenza. Già la mattina del 15, i responsabili erano tornati nelle strutture per mettere in sicurezza il possibile. Poi intorno alle 7 di sera, l’intera cascina è stata allagata. L’acqua ha invaso tutta l’area direzionale, gli uffici e gran parte delle strutture di accoglienza residenziale». 

Benedetta Castelli
Benedetta Castelli

I danni per il momento registrati ammontano a diverse decine di migliaia di euro. Il seminterrato è l’area maggiormente colpita. L’intero piano è stato sommerso da quasi quattro metri di acqua e fango. Non si tratta della prima evacuazione per il Centro Ambrosiano. Negli ultimi vent’anni è la terza esondazione che distrugge la quasi totalità delle attrezzature. Senza contare il numero di evacuazioni, già cinque nel solo 2024. «È un disagio – sottolinea Castelli – che ci mette a dura prova dal punto di vista emotivo. I nostri ospiti subiscono tutto il peso di questi eventi, perché devono abbandonare le loro case ed effetti personali, enfatizzando una dimensione di perdita o possibile perdita».

Come contribuire

Anche i cittadini possono offrire il proprio sostegno. Dal sito www.centroambrosianodisolidarieta.org è possibile trovare informazioni sulla storia del CeAS e le sue aree di intervento, dove si possono effettuare donazioni. Per sostenere il CeAS, l’IBAN di riferimento è IT 96 X 05018 01600 000000196920. È possibile donare anche tramite Paypal su: https://centroambrosianodisolidarieta.org/dona/

Dal sito è inoltre possibile candidarsi anche come semplici volontari per prestare servizio nei prossimi giorni. Sarà necessario liberare le strutture danneggiate dall’acqua e dal fango, e ripristinare per gli utenti le strutture nel più breve tempo possibile.

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