La prossima festa di San Vittore, sabato 8 maggio, avrà il suo cuore nell’apertura della nuova mensa, nella vecchia chiesa della parrocchia di San Paolo ristrutturata per fare posto alla mensa Caritas e all’Emporio della Solidarietà.
In questi lunghi anni la mensa è stata, per la nostra città, un punto di accoglienza e di riscatto per molte persone emarginate (il numero di pasti offerti ogni anno è di circa 33 mila). Luogo di accoglienza nel quale tanti hanno ritrovato dignità e relazioni umane, voglia di vivere e calore, insieme a un pasto caldo. Luogo che, per tantissimi volontari, è stato palestra di attenzione umana e cristiana. Iniziativa che ha mosso tanti amici della mensa a donare sostegno concreto, per noi preziosissimo. Progetto esemplare di collaborazione tra parrocchie, Amministrazione comunale, volontari (“Briciole di pane”), Caritas cittadina, Cooperativa sociale Intrecci, Caritas ambrosiana: nessuna gelosia o protagonismo, ma uno sguardo sincero nella medesima direzione.
La storia è lunga e mostra il cuore profondo di Rho: per rappresentare tutto ciò abbiamo deciso di intitolare la nuova sede a don Gian Paolo Citterio, figura di riferimento per molte iniziative caritative della città.
Sabato 8 maggio, dopo anni di sedi provvisorie, arriviamo alla nuova sede anche grazie all’accoglienza della parrocchia di San Paolo. Questo trasferimento è l’occasione per un rilancio, possibile anche grazie a tanti giovani volontari che si sono avvicinati in questo anno così doloroso, ma anche così fecondo di spirito caritativo e attenzione ai fratelli più fragili.
Aggiungo l’importanza che, accanto alla mensa, venga aperto l’Emporio della solidarietà. È il luogo nel quale le persone assistite nei vari Centri caritativi cittadini imparano a gestire le proprie risorse per riuscire a camminare con le proprie gambe: vediamo qui riassunta la parabola della solidarietà, dall’emarginazione più grave (la mensa) al recupero di una vita dignitosa e autonoma (l’Emporio). Come recita il proverbio, «non solo diamo il pesce da mangiare, ma insegniamo loro a pescare».
La nuova sede diventa quindi perenne provocazione per la nostra fede: dalla mensa dell’Eucaristia il Signore ci invita a tendere le mani ai fratelli. San Vittore patrono, dal Cielo, custodisca tutto ciò.