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Formazione

Quattro giorni Comunità educanti: i linguaggi della catechesi

Torna la proposta di formazione per le Comunità educanti e per i catechisti: don Matteo Dal Santo ne illustra i temi. In programma quattro incontri, tra il 13 e il 22 settembre, in due sedi diocesane: si può partecipare in presenza o in modalità online

di Giovanni CONTE

28 Agosto 2023

Il Servizio per la Catechesi anche quest’anno propone nel mese di settembre la formazione per le Comunità educanti e, in particolare, per tutti i catechisti. «Quest’anno desideriamo esplorare i linguaggi della catechesi, perché essa è anche un atto comunicativo che vuole far risuonare il Vangelo nel vissuto delle persone», spiega il responsabile del Servizio, don Matteo Dal Santo. «Non vogliamo, però, affinare semplicemente delle tecniche, ma partecipare all’azione dello Spirito che fa intendere le parole e le opere di Dio al cuore delle persone, così che risuonino nei linguaggi di casa, come lingua nativa».

L’icona biblica scelta, dalla quale è tratto anche il titolo della formazione («Li udiamo parlare nelle nostre lingue…» Atti 2,11), è quella di Pentecoste. Come mai?

«Possiamo raccogliere due provocazioni dall’evento di Pentecoste. Innanzitutto viene attestato che lo Spirito, oggi come allora, suggerisce gesti e parole di Vangelo che tutti possano intendere, affinché si ripeta lo stupore di Pentecoste. Inoltre, da questo evento di grazia raccogliamo la regola dell’andare apostolico: se ascoltiamo la Parola di Dio, ci muoviamo al soffio dello Spirito e parliamo la lingua degli altri. In concreto, diventiamo più attenti agli interlocutori, più capaci di andare incontro alle persone e di farsi comprendere da loro».

Effettivamente ci si accorge che oggi c’è certamente un problema di comunicazione e di linguaggio nell’annuncio del Vangelo. Che cosa fare?

«Occorre tornare ai linguaggi propri della catechesi che si esprime innanzitutto nel linguaggio biblico, simbolico-liturgico, dottrinale e in quello della testimonianza. Allo stesso tempo, però, la catechesi ha sempre assunto creativamente i linguaggi delle culture dei popoli. Si tratta quindi di proporre il Vangelo, ma senza imporre la “nostra lingua”. È chiesto piuttosto, sia per chi annuncia sia per chi riceve l’annuncio, di ascoltare e vivere insieme le parole e i segni della fede e di frequentare le molteplici espressioni della cultura odierna».

Come vengono affrontate queste questioni nella formazione proposta?

«Nelle prime due relazioni vogliamo esplorare alcuni di questi linguaggi della cultura: il canto e la musica, le espressioni artistiche della pittura o scultura, del cinema e del teatro. Essi non sono semplicemente mezzi per annunciare la fede o strumenti per diventare più accattivanti nel modo di comunicare ai ragazzi. L’arte, in tutte le sue forme, esprime il Vangelo, lo testimonia, lo fa entrare nella cultura di un popolo. L’arte ci immerge nelle pagine della Scrittura, ci consegna la tradizione della Chiesa attraverso forme sensibili, visibili, corporee».

Nella seconda parte della formazione invece di che cosa si parla?

«Ci occupiamo del linguaggio simbolico-liturgico a partire da una domanda che risuona ormai, non senza preoccupazione e sofferenza, in ogni comunità cristiana: “Come celebrare la Messa con i ragazzi?”. Offriamo alcune categorie fondamentali per comprendere e affrontare la questione e diamo anche voce a quanto emerso dall’ascolto di ciò che già accade nelle nostre comunità cristiane».

Come partecipare alla Quattro giorni?

«Gli incontri saranno trasmessi da due sedi della Diocesi su una piattaforma digitale. Per chi partecipa online suggeriamo di seguire il percorso in gruppo, ritrovandovi insieme in parrocchia o in un luogo della Comunità pastorale o Decanato. Questa modalità favorisce un’esperienza di formazione comunitaria e non individuale e genera, a margine dell’incontro, uno scambio immediato e fecondo tra i partecipanti. La buona riuscita della formazione dipenderà anche dalla capacità di riprendere e di approfondire ciò che si è ascoltato attraverso la lettura del libro distribuito agli iscritti e il dialogo nelle comunità educanti».

Programma e iscrizioni

Questo il programma della Quattro giorni comunità educanti 2023: mercoledì 13 settembre, «I linguaggi della catechesi: canto e musica, videocorti e film» (con don Riccardo Miolo, Servizio per la pastorale liturgica. e don Davide Brambilla, critico cinematografico); venerdì 15 settembre, «Arte e teatro» (con Nadia Righi, direttrice del Museo diocesano, e Stefano Arosio della Fondazione opera don Bosco); mercoledì 20 settembre, «Celebrare la Messa coi ragazzi e le loro famiglie» (con don Marco Gallo, liturgista della Diocesi di Saluzzo); venerdì 22 settembre, «Buone pratiche per celebrare con i ragazzi».

Al momento dell’iscrizione si può scegliere se partecipare in presenza o in modalità online (piattaforma Microsoft Teams). I relatori svolgeranno la loro relazione due volte nella data indicata in due sedi diverse. Nel pomeriggio (ore 15) a Milano presso la Curia (piazza Fontana, 2); alla sera (ore 21) a Milano presso la parrocchia Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa (Via Neera, 24).

Quota di iscrizione 15 euro sul sito internet www.centropastoraleambrosiano.it.

Ulteriori informazioni qui