In preparazione al grande Giubileo del 2025 – in cui le Confraternite di tutto il mondo, in comunione con la Chiesa universale, saranno chiamate a vivere intensamente e infine a ritrovarsi insieme in Roma – lunedì 16 gennaio papa Francesco ha ricevuto in udienza privata i delegati della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia.
Una realtà capillare nella penisola, quella delle Confraternite: sono circa 3200 quelle iscritte alla Confederazione, nata nel Duemila e che in totale conta 2 milioni di membri, cui bisogna aggiungere familiari e amici che si uniscono alle diverse attività. Ma ci sono anche oltre tremila Confraternite non iscritte.
Numerosi i delegati presenti all’udienza provenienti da tutte le regioni d’Italia. Molto significativa la partecipazione dei rappresentanti dell’Associazione delle Confraternite dell’Arcidiocesi di Milano, con l’assistente don Claudio Carboni, il presidente Patrizio Perini, il tesoriere Amarillo Amellato e il consigliere Valerio Odoardo, che in vario ruolo prestano servizio nella Confederazione. Per la Lombardia presenti anche il coordinatore regionale Matteo Mancone e il vice coordinatore Pierluigi Bariselli.
Le parole del Papa
Dopo il saluto iniziale del presidente della Confederazione Rino Bisignano, il Santo Padre ha esortato le Confraternite a rinnovarsi, a non restare ancorate al passato, mantenendo vivo il carisma del servizio e della missione, rispondendo con coraggio ai bisogni del tempo in cui viviamo, alle nuove povertà.
Il loro operato richiama «quanto dice il Concilio Vaticano II, a proposito della natura e della missione dei laici nella Chiesa», ha affermato il Papa, ossia essere «chiamati da Dio a contribuire, quasi dall’interno a modo di fermento, alla santificazione del mondo». Da qui il suo incoraggiamento «a coltivare con impegno creativo e dinamico la vita associativa e la presenza caritativa. Lasciatevi animare dallo Spirito e camminate: come fate nelle processioni, così fatelo in tutta la vostra vita di comunità. La ricchezza e la memoria della vostra storia non diventino mai per voi motivo di ripiegamento su voi stessi, di celebrazione nostalgica del passato, di chiusura verso il presente o di pessimismo per il futuro; siano piuttosto stimolo forte a reinvestire oggi il vostro patrimonio spirituale, patrimonio umano, patrimonio economico, artistico, storico e anche folkloristico, aperti ai segni dei tempi e alle sorprese di Dio».
L’esortazione del Pontefice è ad articolare il cammino secondo tre linee fondamentali: evangelicità, ecclesialità e missionarietà. Le Confraternite devono essere un posto di annuncio e quanti ne fanno parte devono avvicinarsi di più al Vangelo, leggerlo quotidianamente, perché il Vangelo «fa crescere il cuore». Infine Francesco ha rinnovato l’invito a quanti aderiscono alle Confraternite a essere missionari dell’amore, della tenerezza e della misericordia di Dio.