Sirio 19-25 marzo 2024
Share

11 giugno

Il Corpus Domini in Duomo

Celebrazione presieduta dall’Arcivescovo alle 21. Partecipazione a inviti, diretta tv, radio e web

11 Giugno 2020

Giovedì 11 giugno, alle 21, nel Duomo di Milano, l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, presiederà la celebrazione del Corpus Domini.

La capienza del Duomo è limitata secondo le normative disposte per la Fase 2. Pertanto potranno accedere alla Cattedrale solo le persone espressamente invitate:
– Cardinali e vescovi (residenti in diocesi)
– Il Consiglio episcopale milanese e il Capitolo metropolitano
– I concelebranti istituzionali
– I Decani della città di Milano
– Una rappresentanza della Vita consacrata
– Una rappresentanza dei Diaconi permanenti e transeunti (tra cui 2 o 3 di servizio)
– Le autorità cittadine (il Presidente della Regione, il Sindaco di Milano, il Prefetto di Milano, il Questore di Milano e il Presidente della Città Metropolitana)
– Una rappresentanza del Coordinamento associazioni e movimenti
– Una rappresentanza di Confraternite, Arciconfraternite e Ordine cavallereschi
– Una rappresentanza della città di Milano del Consiglio pastorale diocesano.

Tutti i fedeli potranno però seguire la celebrazione grazie alla diretta su Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre), su Radio Mater, in streaming sul portale diocesano www.chiesadimilano.it e su Youtube.com/chiesadimilano

Al termine della celebrazione è prevista l’Adorazione eucaristica. Interverranno don Giuseppe Scalvini (cappellano del Policlinico), Serena Bassoni (medico reparto covit ospedale S.Carlo a Milano) e Lucia Ottani (mamma, nonna già medico dirigente ufficio igiene ASL della città di Milano, ministro straordinario della comunione eucaristica).
Non è stato predisposto un libretto, le letture seguono quelle del giorno proprie del Corpus Domini.

Leggi anche

Solennità
Santissimo

Corpus Domini, un tempo di adorazione dell’Eucaristia

Dall’originaria inclusione nell’anno liturgico alla lezione conciliare di Paolo VI, riflettere sulla presenza di Cristo che si realizza nel pane e nel vino può essere un compito prezioso anche nel post-pandemia

di Pierpaolo CASPANI